Catania, rapina da 176mila euro con la minaccia di tagliare un dito e sequestrare una bambina

Catania, apina da 176mila euro con la minaccia di tagliare un dito e sequestrare una bambina (VIDEO)

Rapina violenta in villa a Misterbianco: minacce di sequestro e arresti

MISTERBIANCO (Catania) – Una rapina brutale, con minacce di sequestro della figlia di appena 16 mesi di una coppia e violenze fisiche contro l’imprenditore, ha sconvolto la comunità di Misterbianco. L’episodio, avvenuto il 16 novembre 2024, è stato ricostruito dalla Procura di Catania grazie alle indagini dei Carabinieri della Compagnia Fontanarossa, coordinate dal procuratore aggiunto Fabio Scavone.

Il commando criminale, composto da sette persone (sei finite in carcere e una ai domiciliari), ha messo a segno un colpo da 116mila euro in contanti e 60mila euro in oggetti preziosi. Prima degli assalti, i rapinatori si affidavano a un inquietante rito propiziatorio: uno di loro, di origini senegalesi, recitava preghiere esoteriche affinché le rapine avessero successo. Ma i rituali non sono serviti ad evitare gli arresti.

Il modus operandi: finti finanzieri e violenza in casa

Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori hanno ricostruito la dinamica: una finta pattuglia della Guardia di Finanza, con lampeggianti e pettorine, fermò in strada l’auto dell’imprenditore con il pretesto di un inesistente traffico di armi. Portato nella sua villa, l’uomo venne aggredito dai banditi, che si rivelarono per quello che erano: rapinatori violenti.

All’interno dell’abitazione, l’imprenditore fu picchiato e minacciato insieme alla moglie e alla figlioletta di 16 mesi. Inizialmente la vittima consegnò 16mila euro e gioielli per un valore di 60mila euro. Ma i rapinatori, convinti che ci fosse altro denaro, passarono a minacce ancora più feroci: minacciarono di sequestrare la bambina e di tagliare un dito con una cesoia alla mano sinistra dell’uomo. Sotto ricatto, l’imprenditore cedette, consegnando altri 100mila euro.

L’uomo riportò diverse lesioni, tra cui la frattura del setto nasale. Secondo la Procura, la banda stava pianificando almeno un’altra rapina, che è stata sventata grazie all’operazione dei Carabinieri.

L’inchiesta

L’operazione conferma l’efficacia del lavoro investigativo dei Carabinieri e della Procura di Catania, che hanno interrotto l’attività di un gruppo criminale capace di usare metodi estremamente violenti e scenari da film per colpire imprenditori del territorio.

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.