Sicilia, in arrivo tutte le unità mobili delle Asp: entro dicembre operative in tutte le province
Prosegue il monitoraggio mensile voluto dalla Presidenza della Regione Siciliana per verificare l’avanzamento della riforma socio-sanitaria. Un appuntamento fisso che, come spiegano da Palazzo d’Orléans, rappresenta «quel presidio permanente grazie al quale nelle ultime settimane si sono potuti superare ritardi e disfunzioni che avevano rallentato la messa a terra della riforma».
Dalle verifiche emerse durante l’ultimo incontro, il quadro appare in rapido avanzamento: entro la prima metà di dicembre saranno operative tutte le unità mobili delle nove Asp siciliane, pronte a spostarsi nei territori provinciali per offrire servizi di prossimità. Alle unità già funzionanti a Palermo, Messina, Siracusa, Ragusa e Catania si aggiungeranno dal primo dicembre i mezzi di Agrigento e Trapani, mentre dal 15 dicembre entreranno in funzione anche quelli di Enna e Caltanissetta. Catania, inoltre, potenzierà il proprio intervento con altre due unità mobili oltre a quella già attiva.
«Stiamo mantenendo l’impegno di vigilare sullo stato di attuazione di una legge che abbiamo voluto e che darà serenità a tante famiglie siciliane – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani –. Ci occupiamo di rintracciare e curare le persone che hanno bisogno di assistenza, ma non possiamo fermarci al recupero». Schifani, che attualmente regge ad interim anche l’assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali, evidenzia l’importanza del reinserimento sociale e lavorativo: «È imminente la pubblicazione di un avviso del dipartimento regionale della Famiglia che, grazie a 4 milioni di euro del Fse, attiverà nuovi percorsi rieducativi e di reinserimento in collaborazione con i Serd».
Nel frattempo, è stato pubblicato anche il decreto inter-assessoriale – frutto del lavoro congiunto tra gli assessorati della Famiglia e della Salute – che definisce le caratteristiche minime dei servizi di drop in, punti di accesso libero alle attività socio-sanitarie che saranno gestiti direttamente dai Comuni.
