Biancavilla, dal dolore alla bellezza: alla ‘Sturzo’ racconti e testimonianze per il ‘Giorno della Memoria’

Biancavilla, dal dolore alla bellezza: alla ‘Sturzo’ racconti e testimonianze per il ‘Giorno della Memoria’

L’aula magna della Scuola Sturzo ha ospitato un evento di significativa importanza, dedicato alla commemorazione dei deportati e alla riflessione sui valori di speranza e resilienza.

Tra i relatori di spicco Placido Sangiorgio, figlio del professor Gerardo Sangiorgio, deportato che ha vissuto in prima persona gli orrori del conflitto bellico. Sangiorgio ha condiviso la sua intensa esperienza, visibilmente commosso di poter intervenire nella scuola in cui il padre ha svolto la sua attività di docente.

Il professore Borzì ha parlato di Gerardo Sangiorgio come internato e sopravvissuto, come poeta,scrittore e critico letterario e, soprattutto, come docente, ruolo da lui ricoperto con particolare senso di responsabilità e impegno, consapevole del fatto che la letteratura e il bello e il vero fossero gli strumenti più efficaci per educare al rispetto della dignità umana e del bene prezioso della libertà.
Anche il professor Tomasello ha contribuito con la sua testimonianza, narrando la storia del padre, anch’egli deportato. La sua narrazione, intrisa di intensa emotività, ha suscitato rispetto e attenzione, mettendo in evidenza il coraggio e la resilienza di coloro che hanno affrontato esperienze così devastanti, trovando la determinazione per ricominciare.

La partecipazione dell’assessore all’Istruzione, prof. Vincenzo Randazzo, ha ulteriormente arricchito l’incontro. Egli ha condiviso aneddoti personali su Sangiorgio, rievocando momenti significativi trascorsi nel quartiere, creando così un legame tangibile tra passato e presente.

La preside ha inaugurato l’evento con un caloroso saluto, enfatizzando l’importanza di tali iniziative per la comunità scolastica. È emerso un forte senso di gratitudine verso tutti i relatori.
Presenti all’incontro il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Biancavilla, De Giovanni, i rappresentanti dell’associazione Siciliantica e il presidente dell’associazione dei carabinieri.

Moderatrice dell’evento la professoressa Giuseppina Pappalardo. Intermezzi musicali sono stati curati dai docenti di Ambra, Coniglio e Mammoliti.

La storia di Gerardo Sangiorgio e il coraggio dei deportati ci ricordano che, nonostante le avversità, la fede e la speranza possono illuminare anche i sentieri più oscuri.

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