Strage di Monreale, prima notte in carcere per il 18enne complice dello sparatore

Strage di Monreale, prima notte in carcere per il 18enne complice dello sparatore

Prima notte in carcere per Samuel Acquisto, il 18enne del quartiere Zen di Palermo fermato ieri dai Carabinieri con l’accusa di avere partecipato alla strage di Monreale costata la vita a 3 giovani.

L’accusa è di concorso in strage con Salvatore Calvaruso, suo amico di 19 anni. Acquisto, che si è consegnato dai carabinieri, ha ammesso che guidava la moto quando Calvaruso ha sparato, ma non ha riferito nulla su chi altri faceva parte del gruppo di palermitani quella notte del 27 aprile. A incastrarlo sono stati alcuni testimoni che hanno raccontato ai carabinieri di averlo visto mentre incitava, sulla moto, Calvaruso a sparare «ad altezza d’uomo». Acquisto e Salvatore Calvaruso erano molto amici. Uscivano spesso insieme e postavano sui social diverse foto ma anche dei video. In un post di Acquisto con Calvaruso si legge: “Sempre uniti nel bene e nel male”. Mentre in un’altra scrive: “Sempre insieme fratello, non ti abbandono mai”. Tra oggi e domani Acquisto sarà interrogato dal gip.

Il ragazzo, legato a Calvaruso, con cui faceva boxe, da una lunga amicizia, probabilmente per giocare d’anticipo, immaginando che di lì a poco gli investigatori avrebbero bussato alla sua porta, si è presentato alla squadra mobile col suo avvocato.
«Sono pentito, mi sento in colpa, ma io non c’entro con la sparatoria», ha detto. Una affermazione non corrispondente al vero, come le altre fatte ai poliziotti. Il ragazzo ha ammesso di guidare la Bmw vista sul luogo della strage e ripresa dalle videocamere e poi trovata dagli inquirenti, ma non ha voluto dire chi fosse il suo passeggero. E ha tentato di coprire Calvaruso negando di averlo visto in via D’Acquisto.

Tutto falso secondo i pm. Per i magistrati, Acquisto «ha certamente istigato, rafforzato e determinato, nonché agevolato, la condotta esecutiva di Calvaruso e degli altri complici allo stato ignoti». Ed «è pienamente coinvolto nei fatti, è stato presente attivamente a tutte le fasi dell’azione ed era pienamente conscio di mettere a repentaglio la vita di una pletora sterminata di soggetti presenti sul luogo dei fatti (non solo di quelli deceduti e di quelli causalmente feriti ma di qualsivoglia passante o soggetto che si trovasse nei paraggi per mera casualità, non individuato quale bersaglio)». «Il numero dei colpi esplosi e il luogo in cui è avvenuto il fatto non lascia spazio ad alcun dubbio circa la sussistenza di tutti gli elementi costituivi della fattispecie del delitto di strage», scrive il pm nel provvedimento di fermo”. Sarà ora il gip, che dovrà convalidare il fermo, a valutare la posizione del ragazzo. Mentre proseguono le indagini per identificare gli altri palermitani coinvolti: uno avrebbe sparato con Calvaruso. Oltre 20 colpi in tutto esplosi tra la folla: tre morti e due feriti il bilancio. E, hanno scritto i pm, le conseguenze potevano essere ancora peggiori.

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