
“Giuseppe Leone, ovvero un sogno fatto in Sicilia”: un omaggio fotografico tra parole, immagini e memoria
Sessanta immagini fotografiche, una lunga intervista al maestro Ferdinando Scianna e un inedito documento dattiloscritto di Leonardo Sciascia datato 1978: questi i tesori custoditi nel libro «Giuseppe Leone, ovvero un sogno fatto in Sicilia» (Mimesis Edizioni, pagg. 178, €22,00), firmato dal giornalista e saggista Concetto Prestifilippo, dedicato al fotografo ragusano Giuseppe Leone, scomparso il 17 aprile 2023.
Leone è stato autore di ben 60 libri fotografici, molti dei quali in collaborazione con i più grandi nomi della letteratura italiana. Le sue immagini hanno attraversato le copertine dei giornali più importanti, consegnando al mondo una visione profonda, poetica e talvolta inedita della Sicilia.
«Peppino Leone – racconta Scianna – è stato un fotografo probo, siciliano nella carne e nell’anima. La sua vita si è svolta in simbiosi con l’Isola. Aveva una passione viscerale per la Sicilia e per la fotografia, che ha scelto come unico amore». E aggiunge: «La sua scelta di restare in Sicilia non è stata una rinuncia ma una decisione meditata, quasi militante».
A Ragusa, bastava chiedere “Ah, Peppino?” per essere indirizzati al suo studio in corso Vittorio Veneto, a due passi dalla cattedrale di San Giovanni Battista. Un luogo dove la cultura si respirava nei racconti e nei fotogrammi appesi alle pareti.
Leone, con il suo stile, ha ridefinito l’approccio alla fotografia di matrimonio, trasformando quello che sembrava un mestiere ordinario in una cifra stilistica d’autore. Gli sposi diventavano strumenti per raccontare i paesaggi, le architetture barocche, le anime dei luoghi. Il fondale era la Sicilia, protagonista silenziosa ma essenziale.
Il libro è anche un tributo agli intellettuali “di provincia” che hanno inciso sul panorama nazionale senza mai perdere il contatto con le proprie radici. Leone ne è stato un emblema: intellettuale senza provincialismo, artista senza clamore, fotografo bracconiere di epifanie.
Come scrive Prestifilippo: «Chiudevi le sue pagine fotografiche e avevi la sensazione che esistessero due Sicilie: una reale e caotica, e l’altra poetica, vista e immortalata nel suo mirino per settant’anni». La Sicilia di Leone è quella dei vicoli, delle ombre, dei silenzi parlanti.
Il volume, con foto di copertina di Ferdinando Scianna, fa parte della collana “Sguardi e Visioni” diretta da Francesca Adamo. La prima presentazione ufficiale avverrà il 7 giugno a Palermo, durante il festival letterario “Una Marina di Libri”, ai Cantieri culturali della Zisa. Sarà presente l’autore, che con Leone ha condiviso un sodalizio professionale lungo quasi quarant’anni.