Catania, posteggiatore uccide a coltellate dipendente 30enne di un noto bar: vittima abitava a Mascalucia

Omicidio sul lungomare di Catania: ucciso a coltellate un dipendente di pasticceria

Catania – Dramma sul lungomare di Ognina, nel cuore di una delle zone più trafficate e frequentate della città etnea. Un posteggiatore abusivo di 37 anni, originario dello Zimbabwe e privo di permesso di soggiorno, ha accoltellato a morte Santo Salvatore Giambattista Re, 30 anni, dipendente della rinomata pasticceria Quaranta.

L’aggressione è avvenuta davanti alla pasticceria, al culmine di una lite per motivi ancora in fase di accertamento. Il giovane, residente a Mascalucia, sposato e padre di una bambina di soli quattro mesi, è stato colpito con violenza all’addome, al tronco e alle braccia. Trasportato d’urgenza all’ospedale Cannizzaro, è deceduto poco dopo.

Il presunto omicida ha tentato la fuga, ma è stato bloccato dalle Volanti della Questura e arrestato in flagranza per omicidio volontario aggravato. L’uomo non è nuovo a episodi violenti: già nel 2019 era stato arrestato dopo avere aggredito due agenti della polizia municipale mentre operava come posteggiatore abusivo nella stessa zona.

La scena dell’aggressione, ricca di attività commerciali, è monitorata da numerose telecamere di sorveglianza che la Squadra Mobile sta visionando per ricostruire la dinamica dell’omicidio e individuare il movente preciso.

Il pool della Procura, coordinato dal procuratore aggiunto Fabio Scavone, ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia sul corpo della vittima. Si indaga anche sulla presenza tollerata del posteggiatore nella zona, da tempo segnalata per attività abusive e violente.

L’intera comunità catanese è scossa dalla tragedia, che riaccende i riflettori sulla sicurezza urbana e sulla gestione della presenza di soggetti irregolari nelle aree pubbliche della città.

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