
CATANIA. Una città sconvolta e in lutto. La barbara uccisione di Santo Salvatore Giambattista Re, giovane di 30 anni, padre da pochi mesi e dipendente di una nota pasticceria di Catania, ha lasciato un segno profondo nella coscienza collettiva della città.
Ad esprimere profondo cordoglio è stato il sindaco di Catania, Enrico Trantino, che con parole dure ha commentato la tragedia avvenuta nelle scorse ore sul lungomare di Ognina:
«La città è sconvolta per la barbara uccisione di una giovane vita, spezzata dalla cieca violenza di un criminale. Siamo profondamente addolorati per la perdita di un giovane uomo, lavoratore onesto e neo papà, vittima innocente di un gesto che non può trovare alcuna giustificazione. In questo momento di indicibile dolore, esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari di Santo Re, ai suoi amici e ai tanti clienti che lo conoscevano e lo apprezzavano per la sua instancabile gentilezza e dedizione».
Il sindaco ha definito l’accaduto un «colpo durissimo» per una città che, pur impegnandosi quotidianamente sul fronte della legalità e della sicurezza, si ritrova oggi piegata da un atto «disumano e crudele».
«Ci stiamo provando in ogni modo – ha aggiunto Trantino – con unità d’intenti a ogni livello di responsabilità e la condivisione della stragrande maggioranza dei cittadini, ma purtroppo basta l’azione di un balordo per farci ripiombare nel dramma e rovinare un durissimo lavoro. A Santo Re e alla sua famiglia va il pensiero e il cordoglio dell’intera comunità catanese, unita nel dolore ma anche nella dignità di chi sa che, ancora una volta, sarà necessario trovare la forza di rialzarsi, rifiutando ogni forma di rassegnazione».
In segno di rispetto e lutto, il primo cittadino ha annunciato la sospensione del “Lungomare Fest” previsto per la prossima domenica.
Anche il presidente del Consiglio comunale di Catania, Sebastiano Anastasi, ha voluto esprimere il cordoglio a nome dell’intero civico consesso, condannando fermamente l’omicidio.
La comunità catanese si stringe nel dolore, ma con la determinazione a non lasciarsi sopraffare dalla violenza.