Etna, è polemica dopo l’eruzione e il crollo di ieri. Il sindaco di Belpasso: “Perché turisti in alta quota?”

Una nuova eruzione dell’Etna si è verificata ieri mattina alle 5:30, innescando il sistema di preallerta ETNAS con un’allerta classificata come “altissima probabilità di accadimento”. L’evento ha causato il crollo di una parte del cratere di Sud-Est, generando una colonna di fumo alta diversi chilometri e flussi piroclastici che hanno costretto gli escursionisti a fuggire dai sentieri in tutta fretta.

L’Osservatorio Etneo dell’INGV ha confermato che il tremore vulcanico aveva raggiunto livelli molto elevati, segnalando la pericolosità del fenomeno in atto. Il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, ha espresso forte preoccupazione per la sicurezza di residenti e turisti, evidenziando come solo il caso abbia evitato una tragedia.

«Abbiamo corso un grave pericolo e mi dispiace che se ne parli poco», ha dichiarato Caputo, lodando l’efficacia del sistema di allerta ETNAS, fortemente voluto da Salvo Cocina, dirigente della Protezione Civile. Tuttavia, ha criticato duramente la mancanza di azioni concrete successive all’allerta.

«Il sistema funziona benissimo, ma a cosa serve se poi non si prendono provvedimenti?», ha aggiunto, puntando il dito contro la scelta di consentire l’accesso dei turisti in quota nonostante le evidenti condizioni di rischio.

Caputo ha ribadito la necessità di adottare misure restrittive immediate in caso di pericolo, e ha criticato la priorità data all’aspetto economico rispetto alla sicurezza della vita umana. «Serve una forte presa di coscienza. Non possiamo pensare solo al denaro», ha affermato, annunciando che porterà personalmente la questione all’attenzione del nuovo Prefetto.

FOTO: “PIERMANUELE SBERNI da Unsplash”

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