Adrano, dai bottoni alla sartoria per bambini: la storia di Lidia e del suo sogno cucito a mano

Adrano, dai bottoni alla sartoria per bambini: la storia di Lidia e del suo sogno cucito a mano

La storia di Lidia, dalla scatola dei bottoni all’atelier per bambini: «Ho trovato il mio posto tra i fili e i colori»

C’È UN FILO ROSSO che lega l’infanzia alla vocazione. E per Lidia, 29 anni, quel filo passa davvero tra stoffe, aghi e bottoni. Un amore nato da bambina, quando passava i pomeriggi a giocare con uno scatolone pieno di bottoni, dividendoli per colore e forma. «Dicevo sempre: da grande voglio fare questo come lavoro!» ricorda sorridendo.

Il percorso, però, non è stato lineare. Dopo il liceo si iscrive all’università, seguendo un cammino “razionale”, ma dentro di sé sente che quella strada non le appartiene. È il padre, con il suo incoraggiamento, a spingerla verso un cambiamento coraggioso: lascia gli studi accademici e si iscrive alla scuola di sartoria “La Première”, dove impara modellistica e confezionamento.

«Mi sentivo spaesata… finché non ho scoperto il mondo dei bambini: lì ho trovato la mia vera dimensione creativa».

Da lì, tutto cambia. Lidia comincia a progettare e realizzare fiocchi nascita, corredini, zainetti, accessori per l’asilo e abiti su misura per i più piccoli. Ogni creazione è pensata con cura artigianale, personalizzata, unica.

«So che ho ancora tanto da imparare, ma ora so che questo è il mio posto. L’incertezza può offuscare la strada, ma serve fare un passo indietro per vedere il quadro completo. Anzi, nel mio caso… il ricamo completo».

La sua è una storia di determinazione, ascolto e passione. Un esempio per chi ha paura di cambiare rotta o di riscoprire le proprie inclinazioni.

Perché a volte basta uno scatolone pieno di bottoni per cucire il futuro.

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