Meteo, il Sahara arriva in Italia: caldo africano in Sicilia con picchi di 40°C

Meteo, il Sahara arriva in Italia: caldo africano in Sicilia con picchi di 40°C

Ondata di caldo africano sull’Italia: picchi di 40 gradi e cieli ocra per la sabbia del Sahara

ITALIA – Il Sahara bussa alle porte dell’Italia. Nelle prossime ore assisteremo a un ulteriore rinforzo dell’anticiclone africano, con temperature in forte aumento, cieli offuscati dalla sabbia desertica e una nuova ondata di caldo estremo, soprattutto da mercoledì 11 a domenica 15 giugno.

A confermare la tendenza è Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, che parla di un mese di giugno partito «a tutta velocità», con temperature fino a 6-8 gradi oltre la media. L’anomalia termica è significativa, e il caldo continuerà a intensificarsi nella seconda settimana del mese.

«I cieli si tingeranno di ocra per effetto della sabbia del Sahara – spiega Tedici – e nei prossimi giorni raggiungeremo temperature anche di 40°C in Sicilia e Puglia».

Picchi da bollino rosso in arrivo

Dopo un lieve calo tra lunedì 9 e martedì 10, da mercoledì 11 inizierà una nuova fase rovente e afosa:

  • Fino a 40°C in Sicilia, Puglia, Sardegna, Basilicata e Calabria
  • 36-37°C in Toscana, Lazio e Molise
  • 33-34°C anche al Nord, in città come Milano, Bologna e Roma

Sarà una bolla di calore africana a interessare gran parte della Penisola, con un quadro meteorologico bloccato che – al momento – non mostra segnali di svolta fino all’ultima decade di giugno.

Caldo record in Europa occidentale

Le mappe meteo indicano anomalie fino a +14°C sopra la media in alcune zone d’Europa occidentale, come Marocco, Spagna, Francia e Inghilterra. Anche l’Italia registrerà scarti di +8/+9°C, rendendo questo inizio giugno uno dei più caldi degli ultimi anni.

⚠️ Allerta per afa e sabbia sahariana

Oltre al caldo, l’Italia dovrà fare i conti anche con la sabbia del Sahara: i venti meridionali in arrivo porteranno un’elevata concentrazione di pulviscolo atmosferico, colorando i cieli di giallo ocra e riducendo la qualità dell’aria.

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