
Seicento metri di reti da pesca abbandonate sono stati rimossi dai fondali dell’Area marina protetta dell’Isola dei Ciclopi ad Aci Castello, grazie a un intervento di bonifica realizzato dalla Fondazione Marevivo e da Arca Fondi Sgr, con il supporto della Banca Agricola Popolare di Sicilia.
La presenza delle cosiddette reti fantasma era stata segnalata dal gruppo subacqueo dei “Cacciatori di reti fantasma”, che da tempo monitora i fondali alla ricerca di attrezzi da pesca dismessi e pericolosi per l’ambiente.
«Questi ecosistemi sono costantemente minacciati dall’intensa attività di pesca e dalla presenza di reti abbandonate, che continuano a compromettere la vita nei fondali – ha spiegato Massimiliano Falleri, responsabile della divisione subacquea di Marevivo – portare a termine operazioni di questo tipo, supportando e coinvolgendo le realtà locali, è fondamentale per tutelare la biodiversità marina, spesso soffocata da vere e proprie trappole infernali».
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Simone Bini Smaghi, vice direttore generale di Arca Fondi Sgr: «La partecipazione attiva al progetto Arca Blue Leaders e i risultati raggiunti finora ci riempiono di orgoglio. Il recupero delle reti nei fondali dell’Isola dei Ciclopi rappresenta un momento importante per il nostro programma».
Anche Saverio Continella, amministratore delegato della Banca Agricola Popolare di Sicilia, ha sottolineato l’impegno per la sostenibilità: «Da anni collaboriamo con Marevivo e Arca Fondi Sgr per iniziative che testimoniano la nostra volontà di contribuire alla salvaguardia del patrimonio naturale siciliano».
Il plauso all’iniziativa arriva anche dalle istituzioni locali. «A nome dell’amministrazione comunale e dei cittadini di Aci Castello – ha dichiarato il sindaco Carmelo Scandurra – desidero esprimere il più profondo apprezzamento per questa importante operazione. Il Comune sarà sempre al fianco di progetti che promuovono la sostenibilità e il rispetto del territorio».