Galvagno (Ars) su inchiesta per corruzione: “Nulla da nascondere o da temere”

Galvagno (Ars) su inchiesta per corruzione: “Nulla da nascondere o da temere”

Indagine su Galvagno, parla il presidente dell’Ars: «Nulla da nascondere». Intervengono FdI e Antimafia regionale

PALERMO – Dopo la notizia dell’indagine per corruzione a suo carico, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, esponente di Fratelli d’Italia, ha rotto il silenzio con una dichiarazione pubblica.

«Chi riveste ruoli di responsabilità è chiamato più di chiunque a dare spiegazioni del proprio operato ed è giusto che si sottoponga con serietà ad ogni analisi della propria attività istituzionale. Proprio perché credo che non abbia nulla da nascondere o da temere – ha dichiarato Galvagno – ho chiesto ed ottenuto di essere ascoltato due settimane fa circa, mettendomi totalmente a disposizione di chi indaga per chiarire ogni eventuale singolo dubbio».

Il presidente dell’Ars ha inoltre espresso rammarico per la fuga di notizie: «Mi dispiace che ancora una volta ci sia una fuga di notizie in una fase che addirittura non vede la conclusione delle indagini. Confido che la magistratura possa valutare con la massima attenzione i fatti contestati».

Fratelli d’Italia: «Dimostrerà la propria estraneità»

Solidarietà a Galvagno è arrivata dal gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia all’Ars. In una nota, il capogruppo Giorgio Assenza ha dichiarato: «Ben conoscendolo, siamo certi che il presidente dell’Ars dimostrerà la propria totale estraneità rispetto all’accusa che gli viene contestata. Il nostro auspicio è che l’indagine si concluda il prima possibile, per cancellare l’immeritata ombra del sospetto su una figura politica che ha sempre agito con rigore morale e trasparenza».

Cracolici (Antimafia): «Si chiarisca tutto al più presto»

Interviene anche il presidente della Commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici: «La notizia dell’indagine a carico di Galvagno, con ipotesi di accuse particolarmente gravi, è motivo di inquietudine. Mi auguro che l’inchiesta venga definita rapidamente per non creare un limbo che metterebbe a rischio l’autorevolezza dell’istituzione parlamentare».

Cracolici aggiunge: «In un momento in cui si moltiplicano episodi di malaffare in Sicilia, è fondamentale che la politica recuperi un supplemento di rigore per non essere travolta».

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