Salvatore Giuffrida resta deputato all’Ars: rigettata l’istanza di revoca di Santo Primavera
Salvatore Giuffrida continuerà a ricoprire il ruolo di deputato all’Assemblea regionale siciliana. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Palermo, che ha dichiarato inammissibile l’istanza di revoca presentata da Santo Orazio Primavera.
La vicenda trae origine da una sentenza emessa nel gennaio 2024, con cui la stessa Corte d’Appello aveva dichiarato Giuffrida ineleggibile alle elezioni regionali del 2022 e ne aveva disposto la decadenza dal mandato parlamentare. In seguito alla pronuncia, l’Ars aveva proclamato Primavera subentrante, assegnandogli formalmente le funzioni di deputato.
Tuttavia, Giuffrida – difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia – ha impugnato la sentenza dinanzi alla Corte di Cassazione e, contestualmente, ha chiesto alla Corte d’Appello la sospensione della decadenza. La Procura generale ha espresso parere favorevole, e a maggio 2025 la Corte ha accolto la richiesta, consentendo a Giuffrida di tornare all’Ars.
Primavera ha successivamente presentato una nuova istanza chiedendo la revoca dell’ordinanza di sospensione, ma anche in questo caso la Corte ha rigettato la domanda, dichiarandola inammissibile e infondata. Giuffrida, dunque, resta in carica come deputato regionale in attesa del pronunciamento definitivo della Cassazione.
