Rapporto Invalsi, anche in Sicilia studenti hanno scarse competenze in Italiano e Matematica

Rapporto Invalsi, anche in Sicilia studenti hanno scarse competenze in Italiano e Matematica

Invalsi 2025: migliora la dispersione scolastica, ma metà degli studenti resta indietro in Italiano e Matematica

ROMA – Il Rapporto Invalsi 2025 fotografa una situazione scolastica complessa: se da un lato diminuisce la dispersione scolastica, dall’altro aumentano gli studenti che non raggiungono competenze adeguate in Italiano e soprattutto in Matematica, in tutti i cicli d’istruzione.

I dati, diffusi dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione, mostrano un’Italia divisa: il Centro-Sud e le Isole registrano percentuali drammatiche, con punte del 70% inadeguato in Sardegna per la Matematica, contro il 60% in Campania, Calabria, Lazio e Sicilia. Solo il Nord raggiunge, in media, livelli di competenza definiti “accettabili”.

Alla fine del ciclo scolastico, al momento del diploma, uno studente su due non possiede competenze sufficienti né in Italiano né in Matematica. La situazione peggiora già dalle scuole medie e trova radici nell’istruzione primaria. Il dato preoccupa anche per le ragazze, che in Matematica mostrano performance più basse rispetto ai coetanei maschi.

Secondo il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, è necessario “ripensare l’insegnamento dell’Italiano e della Matematica”, con una rinnovata attenzione alla grammatica, alla sintassi e all’applicazione dei concetti matematici nella realtà quotidiana. Il ministro ha sottolineato l’urgenza di un’azione strutturale e capillare, partendo già dalla scuola primaria.

I numeri lo confermano: in seconda elementare, il 66% degli alunni raggiunge almeno il livello base in Italiano e il 67% in Matematica; in quinta elementare, l’Italiano tiene con un 75%, mentre la Matematica cala al 66%. I dati di Inglese e competenze digitali restano stabili o in lieve calo, ma comunque migliori rispetto alle discipline di base.

Il presidente dell’Invalsi, Roberto Ricci, invita a non abbassare la guardia: “Non siamo ancora tornati ai livelli pre-Covid. È fondamentale intervenire subito per evitare un divario crescente e strutturale tra le aree del Paese”.

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