Papa Leone XIV a Castel Gandolfo: “Serve la rivoluzione dell’amore contro l’indifferenza”

Papa Leone XIV a Castel Gandolfo: “Serve la rivoluzione dell’amore contro l’indifferenza”

Papa Leone XIV a Castel Gandolfo: bagno di folla, sport, appello per la pace e uno sguardo a Giffoni

Entusiasmo, spiritualità, sport e un messaggio di speranza: è stato tutto questo la visita di Papa Leone XIV oggi a Castel Gandolfo, dove ha celebrato la messa nella parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova. Una giornata intensa e partecipata, sotto il segno della fraternità e della pace, nonostante la pioggia abbia fatto capolino subito dopo la fine dell’Angelus.

Già dalle prime ore del mattino, i fedeli si sono riversati in piazza, molti con una sedia portata da casa. La chiesa era gremita e la Piazza della Libertà si è trasformata in un luogo di festa e ascolto. Il Papa, giunto con un mezzo elettrico da Villa Barberini, ha pronunciato un’omelia intensa, incentrata sulla parabola del Buon Samaritano.

«La parabola – ha detto il Pontefice – interpella la nostra vita, scuote la tranquillità delle nostre coscienze, e ci mette in guardia da una fede solo formale, incapace di compassione». Poi l’invito forte: «Serve una rivoluzione dell’amore, in un mondo dove troppi popoli sono derubati, oppressi e spogliati dai sistemi economici e dalle guerre».

Doni e promesse sportive

Durante l’offertorio, il Papa ha ricevuto diversi doni dalle realtà locali. I ragazzi dell’oratorio Don Bosco gli hanno regalato un pallone da basket, ricevendo in cambio la promessa di una futura partita. Un centro sportivo ha invece donato una maglietta e un cappellino con la scritta “Leone XIV” e il motto In Illo Uno Unum. Il Papa ha sorriso e accennato anche alla possibilità di giocare una partita di tennis, «quando si calmano le acque», magari con il parroco.

Appello per la pace e un messaggio a Giffoni

All’Angelus, recitato tra la folla, Papa Leone XIV ha ringraziato la comunità locale per l’accoglienza e ha rivolto un forte appello per la pace: «Preghiamo per tutti coloro che soffrono a causa della guerra». Poi, nel saluto finale, un pensiero inaspettato: il Giffoni Film Festival.

«Il Giffoni – ha ricordato il Pontefice – raccoglie ragazze e ragazzi da tutto il mondo. Il tema di quest’anno è “Diventare umani”: un invito che condivido profondamente».

Un messaggio che ha commosso Claudio Gubitosi, fondatore del Festival, che ha dichiarato: «Le sue parole ci hanno toccato. Aspettiamo il Santo Padre a Giffoni per parlare ai nostri ragazzi». E ancora: «Ricevere l’abbraccio del Vaticano è un’emozione indescrivibile. Le sue parole sono un riconoscimento al percorso che stiamo facendo».

Infine, Gubitosi ha aggiunto: «Vogliamo essere una goccia nell’oceano per costruire un mondo più umano. Il messaggio del Papa ci dà speranza e forza. E con il cuore colmo di gratitudine, sogniamo: aspettiamo Papa Leone XIV a Giffoni, per ascoltare e condividere il futuro con i giovani».

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