
Estate 2025, vacanze brevi e rincari: solo il 43% degli italiani partirà, voli e treni più cari
La stagione estiva entra nel vivo, ma per molti italiani la vacanza resta un sogno. Secondo le prime stime dell’ONF – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, solo il 43,2% della popolazione andrà in vacanza nel 2025. A farla da padrone sono le vacanze brevi: il 54% degli intervistati sceglierà soggiorni tra i 3 e i 5 giorni, spesso presso amici o parenti, per contenere i costi.
Oltre l’82% dei vacanzieri resterà entro i confini nazionali, complice anche il caro voli. I dati dell’Osservatorio mostrano infatti aumenti consistenti nei costi dei trasporti, in particolare durante le settimane centrali di agosto.
Voli sempre più cari, soprattutto in Europa
I rincari maggiori si registrano sui voli internazionali in classe economy: il prezzo medio andata e ritorno aumenta del +14% rispetto al 2024. Record negativo per la tratta Roma-Atene (+18%). Per le rotte interne, l’aumento medio è del +13%, con picchi su Milano-Palermo (+17%) e Milano-Olbia (+16%).
Federconsumatori denuncia: «Le compagnie aeree scaricano sui passeggeri i maggiori costi legati alle normative ambientali, usando strategie di pricing dinamiche poco trasparenti». Chiesta l’apertura di un’indagine da parte di ART e Antitrust.
Anche i treni rincarano, pochi miglioramenti
I treni non fanno eccezione. Il costo medio di un biglietto andata e ritorno in classe economica è aumentato del +10%. Le tratte più colpite sono Milano-Lecce (+18%) e Roma-Salerno (+16%). Federconsumatori lamenta: «Gli aumenti non corrispondono a un miglioramento del servizio, anzi: ritardi e disagi sono sempre più frequenti».
Traghetti: aumenti contenuti, ma differenze marcate
Più lieve l’incremento dei costi dei traghetti, aumentati in media del +5% rispetto al 2024. L’analisi considera il viaggio di andata e ritorno per due adulti, un ragazzo e un’auto. Aumenti sensibili si registrano sulle rotte da Piombino e Civitavecchia verso Olbia, mentre su altre tratte si evidenziano cali fino al 17%.
L’estate 2025 si preannuncia quindi più cara e più breve per molti italiani, costretti a rivedere le proprie abitudini di viaggio a causa del caro prezzi. Il turismo nazionale resta la scelta più accessibile, ma la spesa cresce e le famiglie dovranno fare i conti con un bilancio sempre più ristretto.