Allarme Asacom, il Coordinamento: “Senza fondi a rischio il diritto allo studio per gli studenti con disabilità”

Allarme Asacom, il Coordinamento: “Senza fondi a rischio il diritto allo studio per gli studenti con disabilità”

Docenti per i Diritti Umani: «Senza ASACOM si nega la Costituzione». Appello a Schifani e Galvagno

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani esprime profonda preoccupazione per quanto emerso durante l’incontro dei sindaci dell’area metropolitana di Catania, riuniti nei giorni scorsi per denunciare la crisi economica che minaccia la continuità del servizio ASACOM – assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli studenti con disabilità.

«Non è una semplice rivendicazione tecnica – si legge nella nota – ma una questione costituzionale, che riguarda la pari dignità, il diritto all’istruzione e l’inclusione sociale dei più fragili». Secondo i docenti, privare gli alunni con disabilità di un servizio essenziale equivale a escluderli concretamente dalla vita scolastica e da un percorso di cittadinanza attiva.

Non è un costo, è un diritto

Il Coordinamento sottolinea come sia «un errore culturale e politico parlare di costi quando si affrontano i diritti fondamentali. Non si può lasciare ai Comuni, spesso sottofinanziati, l’onere esclusivo di un servizio vitale, che non è accessorio ma fondante per l’autonomia, la crescita umana e scolastica degli studenti».

La discontinuità del servizio ASACOM, dovuta a tagli o incertezze legislative, equivale – secondo la nota – a negare i diritti costituzionali e internazionali, in particolare quelli sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Appello per misure strutturali

Il Coordinamento Docenti appoggia con forza l’appello congiunto dei sindaci etnei rivolto al Presidente della Regione Renato Schifani e al Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, affinché venga prevista una misura strutturale e pluriennale per il finanziamento dell’ASACOM.

«A fronte di un costo triplicato in cinque anni, non basta confermare lo stanziamento straordinario di 50 milioni del 2024. Occorre una programmazione stabile, che garantisca continuità educativa alle famiglie e liberi i Comuni dall’incertezza», si legge nel comunicato.

Un’emergenza nazionale di diritti civili

«Questa non è una questione locale o tecnica – conclude la nota – ma una vera emergenza nazionale in termini di diritti civili e sociali. I bambini e ragazzi fragili non possono aspettare. È in gioco la credibilità delle istituzioni e il rispetto della Costituzione».

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