Addio ai flaconcini da 100 ml: rivoluzione negli aeroporti con gli scanner 3D
Addio flaconcini da 100 ml, benvenuti shampoo full size, bottiglie di vino, creme solari e profumi d’autore. Dopo anni di rinunce ai controlli di sicurezza, l’Europa si prepara a rivoluzionare l’esperienza del bagaglio a mano: la Conferenza europea dell’aviazione civile (Ecac) è pronta a dare il via libera all’uso esteso dei nuovi scanner 3D, capaci di rilevare automaticamente sostanze pericolose senza bisogno di estrarre o separare liquidi dal trolley.
È il ritorno a quella leggerezza di viaggio perduta dopo l’11 settembre: niente più sacchetti trasparenti, addii improvvisi a creme troppo grandi, profumi e bottiglie regalate all’ultimo brindisi prima del gate. «L’intenzione è che la nuova misura possa iniziare ad applicarsi a breve», ha spiegato una portavoce della Commissione europea, evidenziando che una volta ottenuto l’ok definitivo al nuovo algoritmo di sicurezza sulla nuova strumentazione Hi-Scan 6040 CTiX realizzata dalla società Smiths Detection, toccherà agli aeroporti applicarla e informare i passeggeri delle nuove opportunità.
In Italia – assicura il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma – «gli aeroporti più importanti hanno già questa dotazione, quindi la maggior parte del traffico sarà incanalata in garanzie di sicurezza che eviteranno perdite di tempo. C’è comunque necessità di un investimento che un po’ alla volta si sta facendo».
Già testati in passato, gli scanner erano stati messi in pausa per motivi precauzionali. Adr a Fiumicino, per esempio, li aveva attivati nel 2023 ed utilizzati per oltre un anno. L’autorizzazione era stata poi sospesa in attesa del via libera definitivo da parte delle autorità UE. Ora però, grazie a verifiche tecniche aggiornate, tutto è pronto per il decollo e per riattivare le apparecchiature.
«Da un punto di vista tecnico – afferma De Palma – sembra tutto in ordine. Gli algoritmi ci permettono di verificare le bottiglie e i liquidi in modo da garantire al massimo la sicurezza». La svolta arriverà solo negli scali dotati della tecnologia approvata, ma il countdown è già partito: tra fine luglio e agosto, alcuni tra gli aeroporti italiani più frequentati – come Fiumicino, Malpensa, Linate, Bergamo, Bologna, Catania e Torino – applicheranno il nuovo protocollo permettendo ai viaggiatori, nel clou della stagione estiva, di tornare a partire con il beauty-case al completo. Per l’Enac, tutti gli scali dovranno adeguarsi.
Ma non tutti brindano. Il Codacons ha subito acceso i riflettori sul possibile effetto boomerang sui consumatori. «Non tutti gli scali sono ancora attrezzati con i nuovi scanner» e, ha avvertito l’associazione, «questo rischia di creare confusione tra i passeggeri» esponendoli al rischio di brutte sorprese in aeroporto se, ad esempio, ci si trova a partire da un hub che consente i liquidi senza limiti e atterrare o fare scalo in uno che applica ancora le vecchie regole.
Il risultato potrebbe essere un trolley da imbarcare all’ultimo momento o, peggio, costosi prodotti lasciati ai controlli. Quello che serve, nella richiesta del Codacons, è un’azione coordinata a livello europeo per «adottare regole uniformi in tutti gli aeroporti» dei Ventisette ed «evitare disagi, costi aggiuntivi e inutili sorprese ai gate».
