Carceri al Sud, la Fondazione Con il Sud dona 1.200 ventilatori: «Alziamo il livello di civiltà»
“Abbassiamo la temperatura per alzare il livello di dignità”. Con questo auspicio, la Fondazione Con il Sud ha deciso di acquistare e donare 1.200 ventilatori a colonnina alle carceri del Mezzogiorno.
La Fondazione, da anni impegnata nel sostegno all’inserimento socio-lavorativo dei detenuti, rilancia così l’attenzione sul tema delle condizioni di vita all’interno degli istituti penitenziari, in particolare nel Sud Italia, dove il sovraffollamento e le temperature estive elevate aggravano una situazione già critica.
«Crediamo nel principio rieducativo della pena – spiega Stefano Consiglio, presidente della Fondazione – e sosteniamo azioni che offrano una seconda possibilità. Se è vero che il grado di civiltà di un Paese si misura osservando le sue carceri, allora c’è molto da fare».
Secondo i dati del Consiglio d’Europa, nel 2022 il tasso di suicidi nelle carceri italiane era doppio rispetto alla media europea: 15 casi ogni 10.000 detenuti contro i 7,2 europei. Nel solo 2025, sono già 134 i decessi registrati, secondo il report “Morire di carcere” di Ristretti.org.
Il lavoro in carcere si dimostra uno strumento fondamentale per ridurre le recidive: quasi il 70% dei detenuti che non lavorano torna a delinquere, mentre tra chi ha un’occupazione la percentuale scende al 2%.
L’iniziativa della Fondazione, pur essendo una misura parziale, ha anche un forte valore simbolico. I 1.200 ventilatori saranno destinati a oltre 40 istituti penitenziari e strutture maschili, femminili e minorili di tutto il Sud, tra cui:
- Catania: «Piazza Lanza» e «Bicocca»
- Palermo: «Pagliarelli» e Ucciardone
- Napoli: Poggioreale
- Trapani, Siracusa, Ragusa, Enna, Agrigento, Lecce, Taranto, Sassari e molti altri
- Istituti Penali Minorili: Nisida e Airola
- Sartorie e officine esterne: Lecce e Lequile
La Fondazione fa sapere che questa azione è solo una parte del lavoro che continua sul fronte dell’inclusione sociale dei detenuti, consapevole che “una piccola azione concreta può accendere una grande luce su un problema collettivo”.
