Bari, strage di ciclisti: in tre travolti e uccisi da un’auto. Erano donatori di sangue

Bari, strage di ciclisti: in tre travolti e uccisi da un’auto. Erano donatori di sangue

Una scena straziante al km 62 della SP 231 vicino a Terlizzi, in provincia di Bari: tre biciclette accartocciate, un’auto con il parabrezza sfondato ferma contro il guard rail. È il tragico epilogo dell’impatto avvenuto domenica mattina, intorno alle 8.30, che ha tolto la vita a Sandro Abruzzese (30 anni), Vincenzo Mantovani (50) e Antonio Porro (70), tutti di Andria.

I tre uomini, uniti dalla passione per la bicicletta e dall’impegno come donatori AVIS, stavano pedalando in gruppo, come ogni domenica. Un’auto Lancia Delta, guidata da un 30enne, li ha centrati in pieno. L’impatto è stato letale. Altre due persone del gruppo si sono salvate.

Il conducente è indagato per omicidio stradale plurimo

L’automobilista, rimasto ferito e ricoverato in codice rosso al Policlinico di Bari, ha chiamato lui stesso il 118:

«Venite, ho investito dei ciclisti» – le sue parole tremanti al centralino.

La Procura di Trani lo ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale plurimo, un atto dovuto per consentire lo svolgimento delle indagini, affidate ai Carabinieri. Si cerca di fare piena luce sulla dinamica del sinistro.

Il cordoglio della città e del mondo del ciclismo

Il dolore ad Andria è enorme. La sindaca Giovanna Bruno ha espresso il cordoglio dell’intera città, ricordando i tre uomini come “esempi di cittadinanza attiva, sportivi e generosi”.

Anche il comitato regionale della Federazione Ciclistica Italiana ha preso parola, parlando di “emergenza sicurezza per i ciclisti”. Il presidente federale Cordiano Dagnoni ha annunciato un minuto di silenzio in tutte le manifestazioni ciclistiche e ha promesso l’arrivo di un pacchetto di proposte per la sicurezza stradale, da portare in Parlamento a settembre.

«Serve una nuova cultura del rispetto in strada – ha dichiarato Dagnoni – perché la sicurezza dei ciclisti è la sicurezza di tutti».

Con questa tragedia, il numero dei ciclisti morti sulle strade italiane nel 2024 sale a 130, secondo i dati dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale).


Gli altri incidenti del weekend

Quello avvenuto nel Barese è stato il più grave, ma non l’unico. Tra sabato e domenica:

  • A Gorizia, una 32enne è morta carbonizzata dopo un incidente tra due auto. Feriti anche il marito, la figlia di 8 anni e altri due passeggeri.

  • A San Ferdinando (RC), una coppia di coniugi di Rosarno è morta dopo uno scontro tra vetture. I due sono deceduti all’ospedale di Polistena.

  • A Parma, un 81enne ha perso la vita sulla Tangenziale Sud in un incidente che ha coinvolto tre auto, una delle quali viaggiava contromano.

  • A Palermo, è morto Samuele Gambino, 20 anni, a bordo della sua moto. In gravi condizioni il 17enne passeggero.

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