Schifani ironizza sulla possibile candidatura di Giorgio Mulè alla Presidenza della Regione Siciliana
PALERMO – «Qualunque cittadino residente in Sicilia che abbia superato i 21 anni può candidarsi alla Presidenza della Regione Siciliana. L’importante è che raccolga a suo sostegno 1.800 firme per la lista regionale e 2.100 per ciascuna lista provinciale che è tenuto a presentare. Auguri». Con queste parole, ironiche ma istituzionalmente corrette, il presidente della Regione Renato Schifani ha commentato con l’ANSA l’ipotesi di una possibile candidatura del vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, a Palazzo d’Orléans.
L’indiscrezione è nata da un’intervista rilasciata da Mulè alla Tgr Sicilia, nella quale ha dichiarato: «Non mi candido alla presidenza della Regione, ma non escludo nulla per il 2027. Ho il cuore in Sicilia e l’ambizione di dare un contributo concreto alla mia terra». Parole che hanno subito acceso i riflettori sulle future dinamiche del centrodestra siciliano.
Giorgio Mulè, nato a Caltanissetta nel 1968, è un giornalista professionista ed ex direttore di Panorama. Esponente di spicco di Forza Italia, oggi ricopre la carica di vicepresidente della Camera dei deputati. Conosciuto per il suo stile diretto e per una lunga militanza nel centrodestra, Mulè non ha mai nascosto il legame con la sua terra d’origine.
Il 2027 potrebbe dunque rappresentare il suo prossimo orizzonte politico. Naturalmente, firme permettendo.
