Salerno, Tina strangolata in casa. L’ex lascia un biglietto: “Ho fatto una cavolata”

Salerno, Tina strangolata in casa. L’ex lascia un biglietto: “Ho fatto una cavolata”

Femminicidio a Montecorvino Rovella: uccisa Tina Sgarbini, fermato l’ex compagno

MONTECORVINO ROVELLA (SA) – Tragedia nel piccolo comune dei Picentini. È stata trovata senza vita nella sua abitazione del centro cittadino Assunta Sgarbini, conosciuta da tutti come Tina, 47 anni. Sul collo evidenti segni di violenza, probabilmente riconducibili a uno strangolamento.

A scoprire il corpo sono stati i Carabinieri della stazione di Montecorvino Rovella, che hanno immediatamente notato i segni di un’aggressione. L’ipotesi di femminicidio ha preso corpo quando è emerso che l’ex compagno, Christian Persico, 36 anni, risultava irreperibile. Secondo quanto trapelato, l’uomo avrebbe lasciato ai genitori un biglietto con la frase: «Ho fatto una cavolata».

Persico è stato rintracciato in serata in località San Pietro, sempre a Montecorvino Rovella, grazie alla segnalazione di un cittadino. All’arrivo dei Carabinieri non ha opposto resistenza ed è stato accompagnato al Comando per gli accertamenti. La sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.

Il cadavere della donna è stato trasferito all’ospedale di Eboli, dove sarà sottoposto ad autopsia. Tina Sgarbini lascia tre figli, nati da una precedente relazione, che non erano presenti in casa al momento del delitto.

I due erano stati legati sentimentalmente per circa dieci anni, fino alla rottura avvenuta alcuni mesi fa. L’ipotesi degli investigatori è che il 36enne sia entrato nell’abitazione dell’ex compagna e l’abbia uccisa, strangolandola.

«Nulla lasciava presagire la tragedia che è avvenuta, siamo sconvolti, abbiamo una ferita sul cuore», ha commentato a caldo il sindaco Martino D’Onofrio. In un post su Facebook ha aggiunto: «Oggi Montecorvino Rovella piange una sua figlia e il dolore che proviamo come comunità è immenso. La vita della nostra Tina è stata spezzata in modo crudele all’interno delle mura di casa, là dove ognuno dovrebbe sentirsi al sicuro. La nostra comunità non dimenticherà».

Nel giorno dei funerali sarà proclamato il lutto cittadino.

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