Etna, attività stromboliana in diminuzione al Cratere di Sud-Est
ETNA – L’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est mostra una progressiva diminuzione sia nell’intensità sia nella frequenza delle esplosioni. A renderlo noto è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), sulla base delle immagini delle telecamere di sorveglianza, dei rilievi satellitari e delle osservazioni condotte in area sommitale.
Attualmente si registrano soltanto rare e blande emissioni di cenere, molto diluita e rapidamente dispersa in quota. Per quanto riguarda l’attività effusiva, la bocca a quota 3200 m s.l.m. risulta inattiva, con il campo lavico ormai fermo e in fase di raffreddamento. Persiste invece, seppur in diminuzione, l’emissione lavica dalla bocca a quota 2980 m s.l.m., con un tasso di alimentazione in graduale calo.
Dal punto di vista sismico, gli esperti segnalano un moderato e continuo decremento del tremore vulcanico, con sorgenti localizzate in un settore poco a nord-est del Cratere di Sud-Est, a circa 2500 metri di quota. L’attività infrasonica, negli ultimi due giorni, si è presentata piuttosto discontinua, con una tendenza netta alla diminuzione nelle ultime 24 ore.
