Catania, sospeso direttore Asp ed ex primario dell’ospedale di Paternò: per violenza sessuale aggravata su una collega

Violenza sessuale, misura interdittiva per il direttore sanitario dell’Asp di Catania Giuseppe Angelo Reina

CATANIA – La Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura interdittiva emessa dal gip etneo il 4 settembre scorso a carico di Giuseppe Angelo Reina, 63 anni, all’epoca dei fatti primario dell’ospedale di Paternò e oggi direttore sanitario dell’Asp di Catania.

Originario di Catania, Reina aveva già ricoperto gli incarichi di direttore del dipartimento di Chirurgia dell’Asp e delle Unità operative complesse di Chirurgia di Biancavilla e di Paternò. È indagato per violenza sessuale aggravata dal rapporto di subordinazione.

Il gip ha ravvisato gravi indizi a carico del dirigente in relazione a uno dei diversi episodi contestati dalla Procura, riguardante una collega medico chirurgo. L’esecuzione del provvedimento è stata affidata alla Squadra mobile e alla sezione di polizia giudiziaria della Procura di Catania, che hanno condotto indagini complesse basate su videoriprese, intercettazioni e dichiarazioni.

Secondo l’accusa, tra il 2020 e il 2024, Reina avrebbe tenuto in ospedale «espliciti comportamenti finalizzati ad ottenere prestazioni sessuali da personale femminile operante nella struttura», approfittando della sua posizione e generando nelle presunte vittime il timore di subire conseguenze professionali. I fatti sarebbero avvenuti durante i turni di servizio e immortalati da un impianto di videoripresa.

Per la Procura di Catania: «L’indagato, nell’esercizio delle sue funzioni, approfittando dello stato di soggezione della vittima – come conseguenza della condizione subordinata della donna – l’avrebbe indotta a subire atti sessuali».

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.