Schlein dalla Festa dell’Unità: «Centrosinistra unito per battere la destra»
REGGIO EMILIA – «L’alternativa è già realtà». Con queste parole Elly Schlein ha lanciato dalla Festa dell’Unità un messaggio chiaro al centrodestra e alla premier Giorgia Meloni. La segretaria del Partito Democratico, di fronte a circa duemila militanti riuniti sotto il gazebo dell’Iren Green Park, ha rivendicato un anno di lavoro “testardamente unitario” che ha portato alla costruzione di un’alleanza di centrosinistra in tutte le Regioni al voto, un risultato che non si verificava da vent’anni.
«Dico a Giorgia Meloni e alla destra: abituatevi, perché non vi faremo più il favore di dividerci – ha scandito Schlein – e uniti e compatti vi batteremo, prima alle Regionali e poi alle Politiche». Un obiettivo che la leader dem definisce un «cantiere aperto», un «cammino faticoso e pieno di difficoltà», ma necessario per costruire passo dopo passo «un’alleanza progressista capace di battere le destre e cambiare il Paese».
La replica della premier Meloni non si è fatta attendere: «La differenza è semplice: noi siamo uniti da valori comuni e da una visione, loro solo dall’ossessione di battere noi», ha scritto sui social, accettando di fatto il duello a due con la segretaria Pd.
Schlein, però, ha insistito sulla necessità di evitare polemiche interne: «Ogni minuto perso in divisioni è un minuto in meno speso a pungolare il governo sulle sue mancanze. La nostra gente ci chiede unità e coerenza. Diamoci il tempo giusto, non facciamo l’errore di arrivare all’ultimo, che è tardi».
Un appello rivolto anche agli alleati: l’obiettivo immediato è «vincere le Regionali» e allargare il campo progressista coinvolgendo associazionismo, volontariato, corpi intermedi, cultura e Università. Sul fronte M5S, Giuseppe Conte ha ribadito dai microfoni della festa del Fatto Quotidiano che «col Pd non siamo alleati», pur confermando il lavoro comune per «mandare a casa Meloni». Distinguo interpretati come una presa di posizione tattica, più che come una rottura.
La segretaria Pd ha chiuso la Festa con il consueto giro tra i volontari delle cucine, tra selfie e abbracci: «Forza segretaria, avanti testardamente unitaria», le hanno gridato i militanti, salutando un’edizione che, a ottant’anni dalla prima Festa dell’Unità, ha rilanciato il progetto di un centrosinistra unito.

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