STMicroelectronics: niente esuberi ad Agrate ma è Catania a brillare con 5 miliardi di investimenti

STMicroelectronics: niente esuberi ad Agrate ma è Catania a brillare con 5 miliardi di investimenti

STMicroelectronics, stop agli esuberi ad Agrate: piano di rilancio e investimenti a Catania

Al tavolo al Mimit annunciato il ritiro degli esuberi e un piano industriale fino al 2032. Previsti 5 miliardi di investimenti, di cui 2 pubblici, per il sito di Catania.

STMicroelectronics rinuncia agli esuberi nello stabilimento di Agrate Brianza e presenta un nuovo piano industriale di rilancio. È quanto emerso dal tavolo riunitosi ieri al Mimit, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, con la partecipazione dei rappresentanti aziendali, delle organizzazioni sindacali e delle Regioni Lombardia e Sicilia.

«È un passo in avanti e nella giusta direzione, che riconosce il valore dei lavoratori e del sito produttivo» ha commentato Urso, sottolineando come ora occorra «andare avanti insieme in un percorso condiviso per il rilancio del polo lombardo». L’azienda ha garantito impegni su investimenti e stabilità occupazionale fino al 2032, in parallelo all’iter di approvazione del Chips Act 2.0 a Bruxelles.

Il ministro ha richiamato l’attenzione sull’andamento instabile del mercato dei semiconduttori, influenzato dalla scarsità di materie prime critiche, dalle tensioni nei rapporti transatlantici e dalla concorrenza della Cina. Per questo l’Italia, insieme agli altri Paesi della Semicon Coalition, ha chiesto alla Commissione europea un piano ambizioso per rafforzare la filiera, con risorse adeguate, procedure rapide e sostegno a start-up, scale-up e linee pilota.

Durante l’incontro sono stati approfonditi anche i dettagli dell’investimento da 5 miliardi di euro previsto per lo stabilimento di Catania, di cui 2 miliardi a carico dello Stato italiano, destinato a diventare uno dei poli strategici della microelettronica in Europa. Urso ha ribadito come il territorio etneo possa e debba diventare il polo europeo del carburo di silicio, tecnologia chiave per la transizione energetica e la mobilità elettrica. Su questo fronte il Mimit sta lavorando con Regione ed enti locali per risolvere le criticità legate all’approvvigionamento idrico e alla gestione delle acque, elementi fondamentali per garantire la piena attuazione del progetto.

Soddisfatto anche l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia Guido Guidesi, che ha commentato: «Possiamo finalmente constatare un passo in avanti. Ora è possibile ragionare seriamente e lavorare da subito al piano a medio termine, insieme a azienda, sindacati e Governo. Il sito di Agrate Brianza deve diventare strutturalmente strategico, con investimenti in tecnologia, ricerca e produzione».

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.