Casa sempre più proibitiva in Sicilia: a Catania, Palermo e Messina serve il 45% del reddito per il mutuo

Casa sempre più proibitiva in Sicilia: a Catania, Palermo e Messina serve il 45% del reddito per il mutuo

Sicilia, emergenza abitativa: comprare o affittare casa diventa sempre più difficile

In Sicilia è sempre più difficile comprare o affittare casa: i prezzi crescono rapidamente, i redditi si riducono e il disagio abitativo coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione, in particolare le giovani coppie. L’indice di accessibilità elaborato dall’Ance – che misura il rapporto tra rata o canone e reddito disponibile – segnala criticità quando supera il 30%. Per le famiglie meno abbienti (redditi sotto i 10.500 euro annui), l’acquisto di un immobile nei capoluoghi siciliani è praticamente insostenibile. A Catania, Palermo e Messina la rata del mutuo assorbe circa il 45% del reddito, mentre ad Enna, Ragusa, Siracusa e Agrigento l’indice varia tra il 32,7% e il 39,1%. Solo Trapani (28,4%) e Caltanissetta (22,7%) restano sotto la soglia critica. Le famiglie della “fascia grigia” (reddito tra 10.500 e 17.000 euro) incontrano meno difficoltà, ma anche in questo caso nei principali centri urbani l’indice si avvicina al limite: a Palermo, Catania e Messina è prossimo o superiore al 28%.

Affitti sempre più cari e periferie inaccessibili

Il mercato delle locazioni non offre sollievo: per le famiglie meno abbienti l’affitto è proibitivo quasi ovunque, con valori superiori al 40% del reddito a Palermo, Siracusa, Catania, Messina e Trapani. Anche i centri minori diventano sempre più inaccessibili: nelle località turistiche come Cefalù (72,6%), Taormina (79,8%), Lipari (62,4%) e Acireale (43,5%) l’indice è fuori controllo. Neppure i centri residenziali delle aree metropolitane sono risparmiati: a Bagheria l’indice è al 34,6%, a Gravina di Catania al 37,8% e a Milazzo al 41,3%. Più sostenibili risultano invece comuni come Adrano, Paternò, Giarre e Caltagirone, dove l’indice resta sotto il 30%.

Le proposte di Ance Sicilia

Per affrontare quella che definisce una vera e propria emergenza abitativa, Ance Sicilia sarà presente all’incontro organizzato a Palermo dalla Commissione speciale “Hous” del Parlamento europeo, presieduta da Irene Tinagli, in missione nell’Isola su iniziativa dell’eurodeputato Marco Falcone. L’associazione dei costruttori propone un vasto piano di rigenerazione urbana e social housing, senza ulteriore consumo di suolo, per riconvertire aree dismesse in alloggi accessibili, sostenibili e rispettosi della direttiva Ue “Case green”. L’Ance sollecita inoltre un piano nazionale pluriennale da 15 miliardi, finanziato con la riprogrammazione del Pnrr, fondi strutturali europei, nuovo bilancio Ue 2028-2034, Fondo sociale per il clima, Fondo investimenti infrastrutturali e risorse private.

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