A Paternò il centro “Giovanni Lizzio” educa alla memoria e alla carità: don Nuccio Puglisi guida i volontari

A Paternò il centro “Giovanni Lizzio” educa alla memoria e alla carità: don Nuccio Puglisi guida i volontari

Paternò, il Centro Lizzio: un presidio educativo contro la dispersione scolastica

A Paternò, centro urbano di 40mila abitanti alle porte di Catania, da due anni è attivo il Centro formativo “Giovanni Lizzio”, dedicato all’ispettore di Polizia ucciso dalla mafia nel 1992. Realizzato grazie alla collaborazione tra la Caritas diocesana, la parrocchia “Cristo Re” e l’Istituto comprensivo “G. Marconi” di Paternò e Ragalna, il centro rappresenta un luogo di ascolto e sostegno per i bambini della scuola primaria, che trovano supporto nello studio e attività oratoriali grazie all’impegno di un gruppo di volontari guidati dal parroco don Nuccio Puglisi.

L’iniziativa rientra in un patto di mutualità educativa che punta a ridurre le condizioni di disagio giovanile e scolastico, promuovendo al contempo un’educazione alla solidarietà attraverso incontri formativi nelle scuole del territorio. «Il Centro Lizzio è il secondo avamposto della provincia promosso dall’Arcidiocesi contro la dispersione scolastica – spiega don Nuccio –. Pur con spazi e risorse limitate, cerchiamo di annunciare la speranza di un futuro migliore attraverso nuove forme di servizio e prossimità».

Il centro è operativo cinque giorni a settimana e si avvale di animatori provenienti dal mondo della scuola, dell’università e dell’associazionismo cattolico. Tra loro, Marina, referente del progetto, sottolinea i risultati raggiunti: «I bambini hanno migliorato il rendimento scolastico e la socializzazione. Crescono loro, ma cresciamo anche noi volontari». Esperienze simili vengono condivise da Simonetta, che racconta come il servizio le abbia restituito più di quanto abbia dato, e da Myriam, 17 anni, la più giovane del gruppo, che ha creato un legame speciale con i bambini.

La testimonianza dei volontari mostra un cammino di comunità che coinvolge anche le famiglie, avvicinate alla parrocchia attraverso iniziative educative e spirituali. «Con l’autorizzazione dei genitori abbiamo portato i bambini agli esercizi spirituali e poi a Messa per la Domenica delle Palme» racconta ancora Marina. Anche volontari con lunga esperienza, come Maria Carmela, francescana secolare, hanno trovato nel centro “nuovi orizzonti” a contatto con i più piccoli.

In un territorio con un elevato tasso di abbandono scolastico, il Centro Lizzio si presenta come un presidio fondamentale. «Si è scelto di intitolare questa realtà a Giovanni Lizzio – conclude don Nuccio – perché sia un modello di legalità e giustizia sociale, di amore al Servizio fino al sacrificio di sé».

L’esperienza di Paternò segue quella del Centro Livatino di San Giorgio, attivo da tre anni, e anticipa un nuovo progetto simile in programma a Mascalucia, sempre promosso dall’arcidiocesi di Catania.

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