Il Consiglio dei Ministri potrebbe discutere già il prossimo ottobre la richiesta di scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale di Paternò. La pratica, che avrebbe raggiunto il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è la diretta conseguenza dell’inchiesta antimafia “Athena”, che nell’aprile 2023 travolse l’amministrazione guidata dal sindaco Nino Naso.
L’ipotesi di scioglimento poggia sulle indagini della magistratura, che accusano il primo cittadino, l’ex assessore Salvatore Comis e l’ex consigliere Pietro Cirino di voto di scambio politico-mafioso. I processi sono imminenti: per Naso il via è fissato il 14 ottobre, mentre per Comis a fine marzo 2025.
A consolidare il quadro è stato il lavoro di sei mesi (da gennaio a luglio 2024) di una commissione prefettizia inviata dalla Prefettura di Catania. Gli ispettori hanno analizzato centinaia di delibere del periodo 2019-2022, passando al setaccio l’attività amministrativa per verificarne le possibili deviazioni. Quel rapporto, ora, potrebbe portare alla decisione più drastica: lo scioglimento del consiglio comunale.
