La coalizione larga non basta: in Calabria netta sconfitta del centrosinistra

La coalizione larga non basta: in Calabria netta sconfitta del centrosinistra

Regionali: il centrosinistra parte male. Dopo le Marche, Tridico sconfitto in Calabria da Occhiuto

Ritrovarsi sotto 0 a 2, dopo aver sperato a lungo in un 6-1 finale: la falsa partenza del centrosinistra alle Regionali è tutta qui. Dopo Matteo Ricci nelle Marche, è Pasquale Tridico a doversi arrendere in Calabria. Vince il governatore uscente di centrodestra Roberto Occhiuto, che stacca il candidato del campo largo — da Avs a Casa riformista, passando per Pd e M5S — di quasi venti punti percentuali.

I partiti della coalizione ringraziano l’ex presidente Inps per aver accettato “in condizioni di emergenza e per amore della propria terra”, commenta Giuseppe Conte. Anche dal Pd arrivano parole di riconoscenza: “Campagna difficile e in salita contro il Presidente uscente”, osserva Igor Taruffi, responsabile Organizzazione dei dem.

Taruffi guarda ai numeri e prova a essere ottimista: “Il Pd, presentatosi con due liste, si attesta intorno al 20%, in crescita rispetto alle ultime regionali. Anche se, di fronte alla sconfitta, questo dato non basta. Come non basta essere passati dal 27% al 41% complessivo del centrosinistra”, spiega. Per lui, comunque, la linea è chiara: “L’unità del centrosinistra rimane condizione indispensabile per vincere e governare”.

Dentro il Pd, però, non tutti la pensano allo stesso modo. I riformisti invitano a una riflessione più profonda: “Non basta sommare le forze per vincere: la politica è altro. Dobbiamo allargare, perché portare a votare il nostro elettorato non è più sufficiente. Le alleanze non sono una somma algebrica, ma devono essere una proposta politica capace di rappresentare chi oggi si astiene”.

Giuseppe Conte evita di trarre conclusioni nazionali: “Sarebbe un errore per il campo progressista limitarsi alle singole battaglie regionali. Per battere Meloni serve un progetto serio”. Il leader M5S denuncia la crescente disaffezione dei cittadini verso la politica: “Forse la ritengono ridotta a una sommatoria di calcoli e convenienze. Questo ci amareggia e ci spinge a dimostrare che non siamo tutti uguali”, scrive sui social.

A Campo Marzio si sottolinea la “buona tenuta” del Movimento, dato intorno al 6,7%, “a cui va aggiunto il risultato della lista ‘Tridico presidente’ (intorno al 7%)”, sottolineano fonti interne.

Più critici Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs: “In Calabria la sconfitta del campo progressista è netta. L’unità è condizione necessaria ma non sufficiente: serve una chiara idea di Paese, non un’alleanza nata per necessità”.

Bonelli e Fratoianni invocano una “costruzione condivisa di un’agenda politica comune”, che potrebbe essere discussa già domenica, durante la marcia della pace da Perugia ad Assisi, dove — secondo le agende — saranno presenti Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni.

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.