Aci Trezza, “Sabir, la lingua della pace”: un convegno per riscoprire l’antico idioma del dialogo

Aci Trezza, "Sabir, la lingua della pace": un convegno per riscoprire l'antico idioma del dialogo

ACITREZZA (CT) – Parole, incontri e riflessioni come strumenti di pace.
È questo il messaggio al centro dell’incontro “Sabir, lingua mediterranea della pace”, svoltosi sabato 11 ottobre nella suggestiva cornice di Villa Fortuna ad Acitrezza, organizzato dall’associazione Generattivi – Cantieri di cultura e informazione.

Una platea gremita e attenta ha seguito gli interventi dei relatori, che hanno offerto spunti di grande valore umano e culturale.
Tra questi Carmelo Miduri, giornalista, scrittore e socio di Generattivi; don Gianluca Belfiore dell’Arcidiocesi di Siracusa; e il capitano di lungo corso Sebastiano D’Ambra, della Lega Navale Italiana – sezione di Acitrezza.

L’incontro ha rappresentato un dialogo aperto tra esperienze e linguaggi, un vero e proprio “porto ideale” dove la parola è approdo di comprensione e integrazione.
«La parola è il primo atto di pace», ricordava Elias Canetti, e proprio questa citazione ha fatto da filo conduttore all’intera serata.

A rappresentare l’associazione Generattivi erano presenti il presidente Daniele Lo Porto, la vicepresidente e moderatrice Lina Gandolfo, e i soci Patrizia Auteri, Alessandra Fassari, Domenico La Porta, Nello Pappalardo e Sonja Streck.

Un sentito ringraziamento è stato rivolto al Centro Studi Aci Trezza, nelle persone del presidente Antonio Castorina e di Daniela D’Arrigo, oltre che al Comune di Aci Castello e alla Pro Loco di Aci Trezza, per il supporto all’iniziativa.

L’evento ha confermato come il linguaggio, nella sua dimensione universale e umanistica, possa essere ancora oggi un ponte tra i popoli del Mediterraneo, luogo di incontro e di pace.

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