SICILIA – «Dalla Sicilia partirà un grande segnale per costruire un percorso di pace giusta e duratura». Con queste parole la Cisl annuncia l’avvio della “Maratona per la pace”, iniziativa nazionale del sindacato confederale che da domani fino al 30 ottobre vivrà una tappa centrale nell’isola, attraverso eventi coordinati da Cisl Sicilia e dalle Unioni sindacali territoriali.
Il primo appuntamento sarà domani davanti alle Prefetture siciliane, dove dirigenti sindacali e lavoratori incontreranno i cittadini illustrando il manifesto della Cisl sulla pace e consegnando ai Prefetti un documento formale. Seguirà un fitto calendario di iniziative sui territori.
Venerdì 24 ottobre, a Erice (Trapani) – “Città della Pace” – in occasione della Giornata delle Nazioni Unite, si terrà una manifestazione promossa dalla Cisl Palermo Trapani, patrocinata dal Comune. Sabato 25 ottobre sarà la volta di Enna, con una fiaccolata organizzata dalla Cisl Agrigento Caltanissetta Enna insieme alla Croce Rossa, alle associazioni sportive e alle realtà laiche del territorio.
Lunedì 27 ottobre, a Cassibile (Siracusa) – luogo simbolo dell’armistizio del 1943 – si svolgerà una fiaccolata con la partecipazione di studenti, scout e associazioni locali. Martedì 28 ottobre, a Catania, la Cisl etnea guiderà una fiaccolata seguita da una Santa Messa alla Chiesa di Sant’Agata la Fornace, celebrata dal direttore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali, la giustizia e la pace. Giovedì 30 ottobre, a Messina, si terrà una tavola rotonda promossa dalla Cisl provinciale, con istituzioni e associazioni del territorio.
«Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte – dichiara Leonardo La Piana, segretario generale della Cisl Sicilia – perché la pace non è mai un dono scontato, ma un impegno quotidiano di chi sceglie la via più giusta: dialogo, solidarietà, convivenza».
La “Maratona per la Pace” culminerà il 15 novembre a Roma, con una grande manifestazione nazionale della Cisl. Il sindacato ricorda inoltre l’attiva raccolta fondi, tramite la Croce Rossa, per gli aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza, ribadendo che «nessuna guerra è inevitabile e la dignità di ogni vita umana deve restare al centro di ogni futuro possibile».
