CATANIA – Il gip del Tribunale di Catania, Giuseppina Montuori, ha disposto l’imputazione coatta nei confronti di Letizia La Tona e Maria Rosa Castorina, rispettivamente vedova e nuora dell’imprenditore Enzo Ponte, storico proprietario dell’hotel Excelsior di Taormina. Le due donne sono accusate di circonvenzione di incapace.
La decisione del giudice arriva in accoglimento dell’opposizione presentata dai figli dell’imprenditore, Roberto e Rosetta Ponte, e respinge la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Catania. Il procedimento trae origine da un esposto depositato proprio dai due eredi.
Secondo la ricostruzione contenuta nell’atto giudiziario, l’imprenditore si sarebbe ammalato di demenza a partire dal 2013, perdendo progressivamente la capacità di intendere e volere. Nonostante ciò, il 6 ottobre 2016 sarebbe stato condotto da un notaio, dove avrebbe redatto un nuovo testamento in favore della moglie e della nuora, annullando quello precedente.
Nel 2017, su richiesta dei figli, Ponte venne dichiarato circonvenibile. Solo dopo la sua morte, avvenuta nel 2023, gli eredi avrebbero scoperto l’esistenza del nuovo atto testamentario. Da qui il doppio procedimento: penale per accertare eventuali reati, e civile sulla validità del testamento.
Nelle motivazioni, il gip scrive che «emerge un quadro complessivo di assoluta soggezione di Ponte alla moglie» e ritiene inverosimile che l’imprenditore si sia recato volontariamente dal notaio tenendo all’oscuro i figli. Le condotte contestate sarebbero state volte – secondo l’ipotesi accusatoria – all’ampliamento della quota ereditaria per la vedova e al mantenimento della governance dell’hotel per la nuora.
