Cimitero di Aci Catena, due indagati per violazioni igienico-sanitarie e vilipendio di cadavere
Ci sono i primi indagati nell’inchiesta su presunte violazioni igienico-sanitarie al cimitero di Aci Catena, nel Catanese, dove nelle scorse settimane i Carabinieri hanno sequestrato due aree, tra cui l’ossario.
Si tratta del direttore del camposanto Alfio Di Grazia e del dirigente dell’area tecnica comunale Alfio Grassi, ingegnere, indagati rispettivamente per deposito incontrollato di rifiuti cimiteriali e vilipendio di cadavere. A darne notizia è l’emittente regionale Rei Tv.
L’indagine, condotta dai Carabinieri della compagnia di Acireale, ha portato alla scoperta di una vera e propria discarica di bare, casse in zinco, paramenti funebri e resti umani non catalogati, abbandonati sulla nuda terra o accumulati nell’ossario comunale.
Il procedimento è ancora nelle fasi iniziali e potrebbe coinvolgere altri funzionari pubblici attualmente sotto verifica. Nella mattinata di oggi è stato effettuato un nuovo sopralluogo nell’area sotto sequestro.
Le verifiche, avviate in seguito alla denuncia di alcuni familiari, avrebbero accertato gravi irregolarità nelle sepolture, con sversamento di liquidi dalle bare e la presenza di vermi in loculi di recente costruzione. Nei prossimi giorni è prevista un’ispezione approfondita dell’ossario, dove sarebbero stati ritrovati una trentina di teschi umani e presunto materiale organico.
Secondo quanto riportato, mancherebbero gli archivi cimiteriali, risultati smarriti. Gli investigatori ipotizzano che nella fossa comune possano trovarsi anche resti riconducibili a casi irrisolti di “lupara bianca”. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania.
(Fonte: AGI / Rei Tv)
