Sicilia, inchiesta appalti: Romano respinge tutte le accuse. “Nessuna intercettazione mi coinvolge”

Sicilia, inchiesta appalti: Romano respinge tutte le accuse. "Nessuna intercettazione mi coinvolge"

Oggi è il giorno di Salvatore Cuffaro. L’ex Presidente della Regione siciliana sarà interrogato questa mattina, a partire dalle 9.30, dalla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, chiamata a decidere sulla richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla Procura. L’inchiesta coinvolge complessivamente 18 indagati, accusati a vario titolo di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione.

Ieri è stato ascoltato in un interrogatorio preventivo Saverio Romano, leader di Noi Moderati, anche lui destinatario della richiesta di misura cautelare. All’uscita dal tribunale, Romano ha dichiarato: «Ho chiarito al gip la mia posizione rispondendo alle domande che mi sono state poste».

Ribadendo la sua estraneità ai fatti, Romano ha sottolineato che «le contestazioni sono quelle nei capi di imputazione» e ha respinto qualsiasi ipotesi di segnalazione o interferenza in merito a un presunto subappalto all’Asp di Siracusa. «Non è accaduto, non c’è stata nessuna possibilità che potesse accadere, perché ab origine non c’era nessun patto tra me e questi signori. E quindi, non ci poteva essere alcuna ricaduta».

Romano ha inoltre precisato che «non c’è una sola intercettazione che mi possa riguardare» e che «anche nelle chat non c’è mai un riferimento a patti criminosi».

Nel fascicolo d’indagine è intanto confluita una relazione di servizio del Ros dei Carabinieri, contenente uno sfogo che Cuffaro avrebbe esternato ai militari all’indomani delle perquisizioni. L’ex governatore avrebbe indicato il direttore generale dell’Asp Siracusa, Alessandro Caltagirone, come «uomo di Forza Italia», sostenendo che l’accelerazione nella gara fosse frutto «dell’intervento di Romano Francesco Saverio», come riportato negli atti.

Cuffaro avrebbe inoltre spiegato di essersi limitato ad aiutare Mauro Marchese, rappresentante legale della Dussmann — la società aggiudicataria dell’appalto — poiché quest’ultimo aveva avuto «divergenze con l’ex direttore generale dell’Asp, Ficarra» e lamentava che «Ficarra non li facesse lavorare», secondo quanto annotato dai carabinieri.

Questa mattina, dunque, Cuffaro risponderà alle domande della gip di Palermo in un passaggio chiave dell’intera indagine, che potrebbe incidere in modo significativo sul suo futuro giudiziario.

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