Sit-in dei lavoratori MICS: domani protesta in Prefettura per stipendi e contributi non versati
I lavoratori della MICS S.r.l., società di call center con sede a Motta Sant’Anastasia, torneranno a manifestare domani con un sit-in davanti alla Prefettura di Catania. La mobilitazione, organizzata da SLC CGIL e UILCOM UIL, rappresenta un nuovo capitolo di una vertenza che nelle ultime settimane ha registrato un progressivo peggioramento.
Già lo scorso ottobre i sindacati avevano chiesto un confronto diretto con Enel, principale committente dei servizi gestiti dalla MICS, senza però ottenere risposte concrete. Al centro della protesta restano le condizioni dei 120 dipendenti, impegnati nelle attività per conto di Enel Energia, e oggi costretti a fronteggiare ritardi retributivi, mancati versamenti contributivi e totale assenza di garanzie sulla continuità occupazionale.
Secondo quanto denunciato dai lavoratori, molti attendono ancora il pagamento del 50% dello stipendio di settembre, l’intera mensilità di ottobre e, in alcuni casi, perfino il saldo relativo ad agosto. Diversi dipendenti, rivolgendosi alla sede Inps competente, hanno inoltre verificato la mancata registrazione dei contributi previdenziali degli ultimi mesi.
Una situazione più volte segnalata ai ministeri competenti, a Enel Energia e alla proprietà della MICS, senza che alle promesse di intervento dell’azienda siano seguiti passi concreti.
Le organizzazioni sindacali SLC CGIL e UILCOM UIL ribadiscono la necessità di garantire la piena reintegrazione del personale, il mantenimento di livelli e inquadramenti e l’applicazione integrale della clausola sociale. Qualsiasi ipotesi di riduzione del personale o compressione delle tutele viene considerata «inaccettabile», soprattutto in un settore strategico e in un contesto a partecipazione pubblica come quello in cui opera Enel Energia.
La protesta di domani mira a sollecitare un intervento urgente delle istituzioni per assicurare stabilità occupazionale e certezza retributiva ai lavoratori della MICS.
