Volare a Natale e Capodanno costa sempre di più: Sicilia e Calabria le mete più care
ROMA. Quanto costa viaggiare in aereo durante le festività di Natale e Capodanno? E cosa è cambiato rispetto all’anno scorso? A rispondere è un’indagine pubblicata da Altroconsumo, che ha analizzato i prezzi dei voli nel periodo natalizio mettendo a confronto i costi con quelli della bassa stagione.
Secondo lo studio, un volo andata e ritorno a Natale costa in media 199 euro, ma con rincari molto forti rispetto ai mesi meno richiesti. Le tratte nazionali risultano di gran lunga le più care, soprattutto quelle verso le Isole.
Emblematico il caso della rotta Milano–Catania, dove il prezzo supera in media i 430 euro e fa segnare aumenti che arrivano fino al +700% rispetto a gennaio. Situazione simile anche per altre destinazioni del Sud.
La Sicilia è la regione più penalizzata: qui si registrano i prezzi più elevati per un viaggio a/r, spesso oltre i 400 euro, e le differenze più marcate rispetto alla bassa stagione. Non va molto meglio per la Calabria, anch’essa tra le mete più costose nel periodo delle festività.
Decisamente diversa la situazione per chi vola all’estero. L’indagine evidenzia come le tratte internazionali risultino spesso più economiche rispetto a molte destinazioni italiane anche nel periodo di massima domanda.
Dal confronto con il 2024 emerge un dato in chiaroscuro: i prezzi natalizi sono leggermente diminuiti rispetto allo scorso anno, anche se non per le Isole. In compenso, però, sono aumentati sensibilmente i costi della bassa stagione, riducendo il vantaggio di viaggiare nei periodi meno affollati.
Per una famiglia di tre persone, volare in Italia durante le festività di Natale comporta una spesa media di circa 768 euro, contro i 280 euro necessari per lo stesso viaggio nel periodo di Carnevale. Un divario che pesa soprattutto su chi rientra al Sud per le feste.
In sintesi, volare a Natale resta una scelta onerosa per chi viaggia in Italia, con forti penalizzazioni per Sicilia e Calabria. L’unica vera alternativa, secondo i dati, continua a essere rappresentata dai voli verso l’estero, spesso più convenienti anche nei periodi di alta stagione.
