Paternò, lotta ai furbetti del welfare: sequestrati oltre 2.300 euro di indennità indebita

Paternò, lotta ai furbetti del welfare: sequestrati oltre 2.300 euro di indennità indebita

PATERNÒ. Non solo sicurezza e ordine pubblico: i Carabinieri sono in prima linea anche nella difesa dei lavoratori e nella lotta agli abusi nel sistema di welfare. Un impegno specialistico portato avanti dal Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL), l’articolazione dell’Arma dedicata al controllo della normativa lavoristica e sociale.

Proprio da un’azione del NIL, condotta in sinergia con i Carabinieri della stazione di Paternò, è scattata una denuncia per illeciti legati al reddito. I militari hanno effettuato un accesso ispettivo in un negozio di abbigliamento della cittadina etnea, verificando la posizione di una dipendente 19enne.

L’indagine ha rivelato un dettaglio cruciale: mentre la giovane svolgeva un’attività lavorativa regolare, un componente del suo nucleo familiare convivente ha continuato a percepire – per i primi sei mesi del 2025 – l’assegno di inclusione, una misura di sostegno economico riservata a chi si trova in condizioni di difficoltà e disoccupazione.

La mancata comunicazione all’INPS della variazione reddituale, dovuta al nuovo impiego della ragazza, ha consentito al familiare di incassare indebitamente 2.307 euro. Una somma che, sottratta alle casse pubbliche, rappresenta un danno doppio: erode risorse destinate alle fasce più fragili della popolazione e distorce il sistema di sostegno sociale.

La 19enne è stata pertanto deferita all’autorità giudiziaria per le opportune determinazioni. L’operazione sottolinea come il contrasto all’illegalità passi anche dalla vigilanza su un uso distorto degli ammortizzatori sociali, per garantirne l’efficacia e l’equità.

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