CATANIA. In una lettera aperta, 150 professori dell’Università di Catania esprimono forte preoccupazione per il tono utilizzato dalla Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, nei confronti di un gruppo di studenti in protesta durante “Atreju”, la festa di Fratelli d’Italia. Gli studenti manifestavano contro la riforma dell’accesso a Medicina.
I docenti definiscono l’ateneo uno «spazio di confronto critico e di dissenso legittimo», sottolineando che il diritto alla protesta è fondamentale e va tutelato anche quando le posizioni espresse risultano «scomode».
Nella lettera, prendono esplicitamente le distanze dalle frasi attribuite alla Ministra, come «Siete sempre dei poveri comunisti» e «Questo dimostra tutta la vostra inutilità. Siete inutili!», ritenendole lesive del dialogo necessario all’interno della comunità accademica.
«Quella rappresentata dalla Ministra non è l’Università in cui ci riconosciamo», scrivono i firmatari, evidenziando come il percorso formativo si basi sulla compartecipazione di docenti, studenti e personale.
Concludono ribadendo il loro impegno per un’istruzione che promuova la «crescita intellettuale, umana e civile» degli studenti, in contrasto con quanto espresso dall’episodio in questione.

150 insegnanti con la tessera del partito comunista simpatizzanti della milionaria svizzera Elly