Occupazioni abusive in Italia: 125 casi anarco-antagonisti, solo 2 di estrema destra. Catania tra i centri principali

Dopo lo sgombero di Askatasuna, resta ancora ampia in Italia la galassia delle occupazioni abusive di immobili, sia pubblici che privati, riconducibili all’area anarco-antagonista. All’interno di questi spazi operano collettivi che organizzano iniziative politiche, sociali e culturali di vario genere: secondo una recente mappatura, se ne contano almeno 125 su tutto il territorio nazionale.

Di segno opposto il dato relativo alle occupazioni riconducibili all’estrema destra: risultano infatti soltanto due. Si tratta della sede di CasaPound a Roma, in via Napoleone III, e di Spazio Libero Cervantes a Catania.

Entrando nel dettaglio territoriale, dei 125 immobili occupati dall’area anarco-antagonista:

  • 48 si trovano nel Lazio, di cui la gran parte a Roma;

  • 25 sono in Lombardia;

  • 15 in Campania, soprattutto a Napoli;

  • 6 in Piemonte;

  • 7 in Sicilia.

Liguria, Veneto e Puglia contano tre occupazioni ciascuna, mentre in Emilia-Romagna i casi censiti sono due. Una sola occupazione risulta invece in Sardegna, Calabria e Abruzzo.

In tutti i casi si tratta di occupazioni risalenti nel tempo. Negli ultimi anni, infatti, nessun nuovo insediamento è riuscito a consolidarsi: ogni tentativo è stato sventato dall’intervento delle forze dell’ordine, in applicazione della direttiva del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che prevede lo sgombero immediato di ogni nuova occupazione abusiva.

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.