Galvagno davanti ai probiviri di FdI: “Confronto puntuale. Rivendico legittimità mio operato”

Galvagno davanti ai probiviri di FdI: “Confronto puntuale. Rivendico legittimità mio operato”

Gaetano Galvagno ascoltato dai probiviri di Fratelli d’Italia: «Ho raccontato ogni verità, nessun favoritismo»

PALERMO – «A seguito della mia richiesta, oggi, primo giorno utile dopo la conclusione delle indagini preliminari, sono stato ascoltato dal collegio dei probiviri del mio partito». Con queste parole il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, ha annunciato pubblicamente di essere stato sentito dai vertici disciplinari di Fratelli d’Italia in merito all’indagine che lo vede coinvolto con le accuse di corruzione impropria e peculato d’uso.

«È stato un confronto puntuale e rigoroso – ha aggiunto Galvagno – a cui hanno partecipato anche i miei difensori di fiducia, gli avvocati Ninni Reina e Antonia Lo Presti. Ho esposto con precisione i fatti oggetto degli approfondimenti investigativi, compresi quelli relativi alle presunte utilità personali che la Procura di Palermo ha ritenuto di non sussistere, tanto da farli decadere».

La difesa: «Nessun favoritismo, ho agito in trasparenza»

Galvagno ha voluto sottolineare di essersi sempre comportato nel rispetto del proprio ruolo istituzionale e dei principi del partito: «Da protagonista principale della mia vita pubblica e privata, ho raccontato ogni verità senza tralasciare alcun dettaglio. Ho dissipato dubbi legittimi, alimentati anche da una campagna mediatica sistemica che ha cercato di nuocere non solo a me, ma all’immagine del partito».

In merito alla contestazione di peculato d’uso, il presidente dell’Ars ha precisato: «Ho già dimostrato come sia stato interpretato sino ad oggi il regolamento dell’Assemblea, evidenziando la necessità di redigerne uno nuovo, chiaro e inequivocabile, oggi al vaglio degli uffici competenti».

«Fedele a Fratelli d’Italia»

Nonostante l’inchiesta in corso, Galvagno ha confermato la propria appartenenza a Fratelli d’Italia: «Chi riveste ruoli di responsabilità deve garantire le giuste spiegazioni, non solo sull’attività istituzionale ma anche sulla vita privata. È uno dei tratti fondamentali dell’appartenenza al mio partito, una comunità politica seria che oggi governa con merito la Nazione».

Il caso Galvagno si inserisce nel più ampio contesto delle tensioni interne a Fratelli d’Italia in Sicilia, già aggravate dalle dimissioni del deputato Manlio Messina e dalle indagini a carico di altri esponenti del partito, come l’eurodeputata Giorgia Amata. Un momento delicato che mette alla prova la tenuta politica e morale del partito nell’Isola.

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.