Vendemmia 2025 in Sicilia: qualità alta, quantità in crescita e calendario regolare
Un ritorno alla normalità nei tempi di raccolta, un miglioramento della quantità rispetto al 2024 e una qualità che si preannuncia eccellente: sono queste le prime indicazioni che emergono dalle previsioni vendemmiali in Sicilia, la regione con la vendemmia più lunga d’Italia, che si estende per circa cento giorni.
Il clima ha giocato un ruolo favorevole: inverni piovosi e primavere miti hanno favorito uno sviluppo vegetativo regolare, riducendo i rischi fitosanitari e garantendo un miglior equilibrio nel ciclo delle viti.
Sicilia Occidentale
Nella Sicilia Occidentale si registra un ritorno alla regolarità nei tempi di raccolta. «Le condizioni sono state particolarmente favorevoli» – afferma Filippo Buttafuoco, agronomo di Cantine Settesoli. Le piogge di metà maggio hanno favorito un eccellente sviluppo delle piante. La quantità di uva prevista è nella media, con un’ottima integrità sanitaria dei grappoli.
Sicilia Sud-Orientale
Annata di riscatto nella Sicilia Sud-Orientale. Marco Parisi, enologo di Feudi del Pisciotto, parla di un +20% nella produzione rispetto al 2024. In particolare, il Frappato si conferma vitigno simbolo di resilienza climatica, con fitopatie sotto controllo e prospettive eccellenti di qualità.
Isole Eolie
Vendemmia anticipata di circa una settimana. L’oidio si è rivelato la principale problematica fitosanitaria, ma è stato contenuto con trattamenti mirati. Secondo Pietro Colosi (Colosi), la quantità sarà inferiore del 15% rispetto al 2024, ma la qualità è promettente. «La vera incognita resta il mercato», sottolinea Colosi.
Pantelleria
Qui la raccolta inizia nella prima settimana di agosto con le uve destinate all’appassimento per il Ben Ryé. Antonio Rallo (Donnafugata) conferma: «Qualità promettente e quantità in recupero rispetto al 2024». Le piogge autunnali e invernali hanno garantito una riserva idrica soddisfacente per un ciclo produttivo regolare.
Etna
Sulle pendici del vulcano, la vendemmia inizierà tra metà e fine settembre. Le riserve idriche e le ore di freddo accumulate hanno favorito un’ottima fioritura. Maria Carella, enologa di Tenute Nicosia, prevede una qualità eccellente e una crescita del 10% della produzione: «Le condizioni climatiche finora sono ideali».
Resilienza e qualità al centro
«Ritorna il rito della vendemmia che vede impegnati i nostri produttori. La Sicilia mostra resilienza e capacità di gestire le difficoltà legate al cambiamento climatico» – afferma Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia. Le premesse ci sono tutte per un’annata da ricordare.
