L’addio commosso di Salvo La Rosa a Pippo Baudo: “Un secondo padre per me”. Il dolore del sindaco di Militello

L’addio commosso di Salvo La Rosa a Pippo Baudo: “Un secondo padre per me”. Il dolore del sindaco di Militello

Il ricordo di Salvo La Rosa

«Ciao Pippo, amico e maestro. Il dolore è enorme e non ci sono parole per raccontarlo, solo lacrime e tantissimi ricordi meravigliosi che adesso affollano la mia mente, il mio cuore e la mia anima. Pippo mio ti abbraccio fortissimo, sei stato come un secondo padre per me e non dimenticherò mai i tuoi insegnamenti, il tuo affetto, i tuoi consigli e le tue parole sempre colte, tenere e dolci».

Con queste parole, affidate a un post social, il conduttore siciliano ed ex volto della trasmissione Insieme su Antenna Sicilia, Salvo La Rosa, ricorda commosso Pippo Baudo, morto oggi all’età di 89 anni.

La Rosa aggiunge: «Ti voglio ricordare così, sorridente, la prima volta che sono salito su un palco con te alla Villa Bellini di Catania agli inizi degli Anni Novanta. La terribile notizia della tua scomparsa – scrive ancora – mi è arrivata qui a Trecastagni, poco prima di salire sul palco per una serata. E proprio nel pomeriggio ti era arrivato il mio messaggio vocale, l’ultimo nostro contatto. Portalo con te, Pippo mio, e seguimi e proteggimi sempre dal cielo».


Le parole del sindaco di Militello

Anche la città natale di Baudo, Militello in Val di Catania, si stringe nel dolore.

«Provo un grande dolore. Pippo Baudo era una delle persone più amate di Militello. Era voluto bene dai suoi concittadini, era uno di noi. Era tanto tanto orgoglioso di Militello». Così all’Adnkronos ha dichiarato Giovanni Burtone, sindaco della cittadina.

Burtone ha ricordato il rapporto profondo di Baudo con la sua terra: «Quando veniva in paese non girava moltissimo, stava nella sua villetta in campagna, ma quando usciva era cordiale e si fermava con tutti. Accennava sempre alla famiglia di origine. L’ho visto per l’ultima volta meno di un anno fa ma ci sentivamo spesso».

Il primo cittadino ha aggiunto un episodio significativo: «Doveva venire il 7 gennaio in occasione dell’arrivo del Capo dello Stato Mattarella ma non è riuscito a essere presente. Era previsto che fosse in prima fila. Ci teneva a incontrare Mattarella e anche il Presidente avrebbe voluto salutarlo. Poi il giorno prima mi ha chiamato per dirmi che era influenzato, era molto dispiaciuto».

E conclude: «Era molto orgoglioso del paese, si informava su tutto. Io gli mandavo dei video, lo tenevo aggiornato su tutto. Ci mancherà molto».

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.