L’ultimo saluto a Pippo Baudo: camera ardente al Teatro delle Vittorie e funerali a Militello
ROMA / CATANIA – Il Teatro delle Vittorie, luogo simbolo della televisione italiana e palcoscenico di molti suoi successi, ha accolto stamattina il feretro di Pippo Baudo per l’ultimo saluto del pubblico che lo ha amato nel corso della sua eccezionale carriera lunga oltre sessant’anni.
Il tributo, voluto dai vertici Rai insieme ai familiari, prevede l’apertura della camera ardente lunedì 18 agosto dalle 10 alle 20 (con possibilità di prolungamento per consentire l’accesso a chi sarà ancora in fila) e martedì 19 agosto dalle 9 alle 12. I funerali si svolgeranno invece nella sua Militello in Val di Catania, mercoledì 20 agosto alle ore 16, nella Chiesa di Santa Maria della Stella.
Il Tg1 seguirà in diretta le esequie dalle 15.30 alle 18.10. «La scelta dei funerali nel suo paese – ha dichiarato il sindaco di Militello, Giovanni Burtone – è un atto di affetto che Pippo ha voluto dare alla sua città, che gli è grata per quello che ha fatto per noi come uomo e come padre. Baudo era il padre di tutta l’Italia, un uomo importante per la crescita della nazione».
Il Teatro delle Vittorie è stato per Baudo una seconda casa: vi debuttò giovanissimo in una puntata de Il Musichiere, accolto da Domenico Modugno, e lì condusse programmi che hanno fatto la storia della Rai, da Fantastico a Scommettiamo che?, da Mille lire al mese fino a Novecento. Ora, per un ultimo giorno, quello stesso palco lo accoglie per l’addio della sua gente.
Nato a Militello il 7 giugno 1936, figlio unico dell’avvocato Giovanni Baudo e di Innocenza Pirracchio, Pippo aveva studiato a Catania conseguendo la laurea in Giurisprudenza, ma già la sera stessa della laurea presentava Miss Catania, segnando così il destino che lo avrebbe portato a Roma e al successo. È morto il 16 agosto 2025 a 89 anni.
Il sindaco Burtone ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali. Prevista un’affluenza enorme: saranno installati maxischermi all’esterno della chiesa per consentire a tutti di partecipare. «Se il feretro dovesse arrivare in anticipo – spiega il primo cittadino – allestiremo una camera ardente nell’auditorium di San Domenico. Ci coordineremo con la questura per garantire i servizi necessari».
