Etna, la bocca effusiva a quota 2980 metri continua ad alimentare il campo lavico
CATANIA – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) segnala che la bocca effusiva attiva a quota 2980 metri continua ad alimentare un campo lavico che, in area prossimale, ha sviluppato un tunnel lavico e diverse bocche effimere. In area distale la colata si divide in due bracci principali, diretti verso sud-ovest.
Il fronte lavico più avanzato si trova a quota 2270 metri, a monte della Grotta degli Archi e a circa 2 km dalla pista Altomontana. Durante un sopralluogo, i vulcanologi hanno confermato l’attività osservando direttamente la colata, supportati da telecamere di sorveglianza e immagini satellitari.
Al cratere di Sud-Est prosegue con intensità variabile l’attività esplosiva di tipo stromboliano, accompagnata da episodiche emissioni di cenere rossiccia dalla Bocca Nuova.
L’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto valori alti e attualmente si mantiene con deboli oscillazioni. La sorgente del tremore è localizzata in prossimità del cratere di Sud-Est, a una profondità compresa tra 2900 e 3000 metri sul livello del mare.
L’attività infrasonica risulta moderata, con eventi concentrati principalmente al cratere di Sud-Est. I segnali delle reti di monitoraggio GNSS e clinometriche non mostrano variazioni significative, mentre la stazione dilatometrica DRUV sta registrando negli ultimi giorni una graduale inversione del suo trend abituale.
