Venezia 82: la Mostra del Cinema si apre tra cinema, proteste per Gaza e grandi nomi
VENEZIA – Alla vigilia dell’apertura della 82ª Mostra del Cinema, il glamour lascia spazio alla realtà della guerra e ai massacri in corso a Gaza. La mobilitazione di associazioni e gruppi di artisti, culminata nella lettera aperta di Venice4Palestine con oltre 1500 firme tra cui Marco Bellocchio e Annie Ernaux, ha avuto un primo effetto concreto durante la cerimonia di preapertura.
Protagonista è stato Don Nandino Capovilla, parroco di Marghera ed ex coordinatore di Pax Christi, recentemente espulso da Israele, che ha richiamato l’attenzione sulla situazione umanitaria: «Possiamo smettere di inviare armi a Israele, possiamo indurlo al rispetto del diritto e consentire alle agenzie Onu di tornare a soccorrere una popolazione stremata».
A introdurlo è stato il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, che ha ricordato una scritta vista a Catania: «Non si fa silenzio solo quando i bambini dormono, si comincia a gridare quando i bambini muoiono».
Resta ora da capire se la protesta arriverà anche sul red carpet, in una giornata che avrà come protagonista Paolo Sorrentino. Il regista apre il concorso con La grazia, primo dei cinque film italiani in gara per il Leone d’Oro, con Toni Servillo nei panni di un presidente della Repubblica a fine mandato chiamato a decidere su due domande di grazia. La proiezione chiuderà la cerimonia d’apertura, condotta da Emanuela Fanelli, che ha dichiarato di non voler ridurre il tema di Gaza a «una o due frasi» ma di sostenere pienamente l’attenzione sull’emergenza.
La Mostra si accenderà anche con la consegna del primo dei due Leoni d’Oro alla carriera: protagonista Werner Herzog, celebrato da Francis Ford Coppola. Tra i titoli della sezione Orizzonti, l’apertura è affidata a Mother di Teona Strugar Mitevska, con Noomi Rapace nel ruolo di Madre Teresa di Calcutta in un ritratto anticonvenzionale della sua vita.
