Paternò Calcio, scontro tra il patron Kirdi e il Comune: «A rischio le partite in casa»
PATERNÒ (Catania) – Si accende il caso Paternò Calcio. Con una nota stampa il patron Yahya Kirdi ha denunciato le difficoltà che la società starebbe vivendo, tra problemi burocratici, finanziari e sportivi, che rischiano di compromettere il campionato e il progetto di rilancio del club rossoblù.
Secondo Kirdi, la squadra è costretta da diverse giornate a giocare su campo neutro per la presunta inagibilità dello stadio Falcone-Borsellino, in attesa di interventi dell’Amministrazione comunale. Un problema che si sarebbe aggravato in vista della prossima partita contro la Vigor Lamezia: senza un campo agibile, il Paternò rischierebbe la sconfitta a tavolino.
«Se non verrà approvata la licenza per giocare a Paternò – ha annunciato Kirdi – la partita di domenica e tutte le altre gare casalinghe del campionato saranno trasferite in un altro impianto che garantisca collaborazione e sicurezza».
La replica dell’assessore Gulisano
Durissima la risposta dell’assessore allo sport Gulisano, che ha respinto le accuse del patron: «Non può una società seria scaricare ad altri le colpe delle proprie inefficienze burocratiche. Il campo è sempre stato agibile: mancavano solo il piano di sicurezza e il piano antincendio, che spettava alla società presentare. Abbiamo dato tempo fino all’1 ottobre, ma si sono presentati senza nulla, indisponendo la Commissione. Abbiamo dovuto completare i piani con le risorse del Comune. La licenza è stata poi trasmessa alla Questura con esito positivo. Non si può parlare di inerzia dell’amministrazione».
Le difficoltà economiche e il progetto futuro
Il patron Kirdi, nella sua nota, ha fatto riferimento anche agli ostacoli legati al trasferimento dei capitali dall’estero, che avrebbero rallentato investimenti su nuovi giocatori e potenziamento delle strutture. «Nonostante questo – sottolinea – gli stipendi di calciatori, staff e dirigenti sono stati pagati regolarmente dal mio conto personale, tre giorni prima della fine del mese».
Infine, Kirdi ribadisce la volontà di costruire un progetto sportivo serio e ambizioso: «Il calcio non è solo sport, ma cultura, lavoro e futuro. Il Paternò Calcio non chiede privilegi, ma rispetto, collaborazione e condizioni minime di agibilità per competere lealmente. La maglia rossoblù è la nostra bandiera: difenderla è un dovere comune».
