Catania, eutanasia insegnante di Paternò: Corte d’Appello assolve presidente Exit Italia

Catania, eutanasia insegnante di Paternò: Corte d’Appello assolve presidente Exit Italia

CATANIA – La Corte d’Appello di Catania ha assolto, «perché il caso non sussiste», il presidente di Exit Italia, Emilio Coveri, accusato di istigazione al suicidio in relazione alla morte di Alessandra Giordano, l’insegnante 47enne di Paternò che nel 2019 aveva scelto di ricorrere all’eutanasia in Svizzera.

La sentenza chiude definitivamente una vicenda giudiziaria durata oltre quattro anni. Coveri era stato assolto in primo grado dal Gup di Catania Marina Rizza, poi condannato in appello a tre anni e quattro mesi dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania il 28 giugno 2023. Successivamente, la Cassazione aveva annullato con rinvio quella decisione, portando al nuovo processo conclusosi oggi con l’assoluzione piena.

Martedì 9 ottobre la Procura generale si era già espressa per il ritiro delle accuse, anticipando di fatto la decisione finale della Corte.

«È finito un calvario durato quattro anni – ha dichiarato Coveri dopo la lettura della sentenza – rimane il rammarico di essere stati tacciati come delinquenti mentre nessuno si accorge della sofferenza che esiste intorno a noi. In assenza di una legge che regoli l’eutanasia e il suicidio assistito in Italia, le persone sono costrette ad andare in Svizzera per morire con dignità, spendendo cifre enormi».

Il caso Alessandra Giordano

Il 27 marzo 2019 Alessandra Giordano, insegnante di

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