PATERNO’ – Esplode il malcontento nello spogliatoio del Paternò Calcio. Con una durissima nota diffusa in tarda serata, i giocatori hanno denunciato una situazione definita «ai limiti del surreale», chiedendo l’intervento di tifosi, istituzioni e autorità locali.
«Siamo praticamente accampati – scrivono i calciatori – fin dall’inizio della stagione siamo stati costretti a viaggiare in trasferta con pulmini improvvisati da 9 posti, senza un’organizzazione degna di una squadra vera».
I giocatori raccontano di essere stati ospitati inizialmente in un hotel ad Aci Castello, dove «per mancanza di copertura economica, i nostri allenatori il sabato sera ci compravano il pollo e ce lo servivano personalmente». Lunedì, riferiscono, sarebbero stati poi spostati d’urgenza in un B&B a contrada San Leone, Belpasso, «in mezzo al nulla».
Ma le condizioni della nuova sistemazione sarebbero addirittura peggiori: «Ci sono solo 14 posti letto per 22 giocatori, ci hanno proposto di sistemarci su brandine in stile carcerario, tra corridoi e stanze di servizio. L’acqua calda c’è solo al piano di sotto e abbiamo a disposizione due piccole pentole per cucinare per tutti».
I giocatori raccontano inoltre che la spesa è arrivata alle 14:28, mentre alle 15:00 dovevano essere già in campo per allenarsi a Ragalna: «Gli allenatori si sono arrangiati di tasca loro con la propria autovettura, ma l’allenamento è saltato perché molti non avevano ancora pranzato».
Il messaggio finale è un grido d’allarme: «Non vogliamo essere trattati come bestie. Siamo esseri umani. La società ha il dovere di garantirci almeno condizioni di vita dignitose. Chiediamo aiuto a tifosi, alle autorità, a chiunque abbia a cuore questa squadra, perché così non si può più continuare».
