Sanremo – Cantautorato italiano in primo piano al Teatro Ariston per la seconda serata del Premio Tenco 2025, la rassegna dedicata alla canzone d’autore che dal 1984 rappresenta il più importante riconoscimento culturale e musicale del Paese. Un’edizione che mette al centro il tema della memoria, intesa come radice e responsabilità civile, e che vede in scena almeno tre generazioni di artisti.
A confermare il peso crescente delle nuove voci del Sud, in apertura di serata è stata premiata la cantautrice siciliana Anna Castiglia, la più giovane sul palco, che ha ricevuto la Targa Tenco per il miglior album d’esordio con “Mi Piace”. Un riconoscimento che testimonia la forza creativa della nuova scena siciliana, capace di parlare un linguaggio contemporaneo senza rinunciare all’identità.
Sul palco anche Moni Ovadia, simbolo della cultura ebraico-mediterranea, che ha dedicato il suo intervento al popolo palestinese, riportando l’attenzione sul ruolo etico e universale della musica. «La memoria – ha ricordato – non va separata dalla giustizia».
Tra i protagonisti della serata anche La Niña, premiata per il miglior album in dialetto con “Furèsta”, Omar Pedrini, Massimo Priviero, Simone Cristicchi con gli Gnu Quartet, e un omaggio a Luigi Tenco firmato da Ricky Gianco: «È come se fosse tra noi», ha detto, suscitando emozione in sala stampa.
A concludere la serata i Baustelle, premiati con il Premio Tenco 2025, con una performance speciale di quattro brani. Domani, sabato 25 ottobre, il sipario si chiuderà con l’ultima serata che vedrà sul palco – tra gli altri – Daniele Silvestri e Tosca, entrambi insigniti del Premio Tenco 2025.
Un’edizione che conferma il ruolo centrale della Sicilia nel panorama culturale nazionale, grazie a giovani voci come quella di Anna Castiglia e a una tradizione musicale che continua a dialogare con il Mediterraneo e con il tempo presente.
